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Oggi, lunedì 24 luglio, è l’ultimo giorno utile per presentare online all’Agenzia delle Entrate il 730 precompilato. Ecco cosa bisogna controllare per verificare il buon esito della procedura.

La ricevuta

Dal momento che il sistema non notifica direttamente al contribuente l’invio del modello, per verificare il buon esito dell’intera procedura è necessario scaricare la “ricevuta” di avvenuto inoltro del modello presente nell’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate dedicato al precompilato.

L’esito

I tre possibili risultati sono: ricevuto (il documento è stato inviato, ma non è certificato il buon fine dell’operazione), in elaborazione (il sistema ha preso in carico il modello e lo sta elaborando; la ricevuta non può essere ancora visualizzata dall’utente), elaborato (il modello è stato elaborato ed è possibile visualizzare la ricevuta. Se l’esito è “acquisito” la procedura è andata a buon fine, se invece compare la dicitura “scartato” è necessario ripetere l’operazione.

L’annullamento

Nel caso in cui il 730 sia stato inviato con esito positivo e ci si accorga che c’è stato un errore, non è più possibile annullare la dichiarazione originaria. L’annullamento era consentito aolo fino allo scorso 20 giugno. E’ necessario quindi inviare un nuovo modello 730 Integrativo o un modello Redditi PF 2017 correttivo nei termini (entro la scadenza ordinaria) o integrativo.

Il 730 Integrativo

Per correggere la dichiarazione inviata bisogna presentare al Caf o al professionista abilitato un 730 integrativo, entro il 25 ottobre prossimo solo in caso di contribuente con maggior credito o minore debito (a favore). Con il modello 730 integrativo rimane il vantaggio di poter sfruttare il canale del sostituto d’imposta per eventuali accrediti direttamente in busta paga.

Il modello Redditi PF 2017

E’ inoltre possibile inviare, anche tramite web, entro i termini ordinari un modello Redditi PF 2017 utilizzando l’eventuale differenza a credito in compensazione e/o richiedendone il rimborso all’Agenzia delle Entrate. Nell’ipotesi contraria (minor credito o maggior debito) il modello Redditi a correzione diventa un obbligo. Dopo la scadenza ordinaria il modello da spedire sarà quello integrativo.

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