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Il 2019 porta in dote lo stralcio delle cartelle fino a 1000 euro. Sono circa 12 milioni di posizioni debitorie che vengono cancellate automaticamente, senza che il contribuente compia alcun atto. L’unico compito che gli spetta, infatti, è quello di controllare che la sua posizione sia stata annullata. Vediamo come fare.

Intanto è bene chiarire che le mini cartelle che beneficiano dello stralcio automatico sono tutte quelle fino a 1000 euro. Si tratta di vecchie multe, bolli auto o tasse non pagate affidate all’agente della riscossione tra il 2000 e il 2010. Per queste posizioni debitorie non c’è bisogno di sollecitare nessuna richiesta di annullamento, semplicemente ci si deve assicurare che sia avvenuto lo stralcio.

E per farlo non c’è nemmeno bisogno di recarsi negli uffici dell’Agenzia entrate – Riscossione (Ader), basta collegarsi al portale dell’ex Equitalia. Sono quattro, infatti, le alternative per sapere se sia avvenuto lo stralcio della propria mini cartella. Il primo passo da compiere è accedere all’area riservata di ogni cliente sul portale Ader.

Sono ben quattro le vie di accesso per sapere se sia avvenuto lo stralcio della cartella. Il contribuente, infatti, può verificare l’estinzione del debito entrando nell’area riservata  del sito Ader prima di proseguire con una di queste opzioni:

  • La prima chiave di accesso che offre il sistema è lo Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale);
  • La seconda modalità di accesso sono le credenziali rilasciate dall’agenzia delle Entrate (codice fiscale, password e pin) per accedere al cassetto fiscale o alla dichiarazione precompilata;
  • In assenza delle prime due chiavi si può utilizzare il Pin rilasciato dall’Inps;
  • In ultima analisi, la Carta nazionale dei servizi, la cosiddetta Smartcard.

Sono escluse dallo stralcio delle mini cartelle, invece, le posizioni che si riferiscono a debiti relativi alle risorse proprie tradizionali dell’Unione europea e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.

Stesso discorso anche per i debiti derivanti dal recupero degli aiuti di Stato considerati illegittimi dalla Ue ovvero da condanne pronunciate dalla Corte dei conti. Non beneficiano dello stralcio nemmeno multe, ammende e sanzioni che si riferiscono a provvedimenti e sentenze penali di condanna.

Nel caso siano già state pagate delle quote per estinguere il debito inferiore ai mille euro, l’articolo 4 del decreto sulla pace fiscale prevede che le eventuali somme versate prima del 24 ottobre 2018 (data dell’entrata in vigore del decreto fiscale) vengono definitivamente acquisite.

Gli importi versati dopo il 24 ottobre, invece, possono essere eventualmente inclusi nella definizione agevolata prima del versamento o considerati come debiti scaduti o in scadenza. In assenza di debiti, gli importi versati dopo il 24 ottobre, saranno rimborsati al contribuente.

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