Partirà con il nuovo anno la sperimentazione triennale di Arera, vediamo quali sono i requisiti necessari per l’agevolazione
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Bonus impianto elettrico, chi ne avrà diritto dal 2020?
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Nuovo bonus in arrivo per chi vuole rinnovare il proprio impianto elettrico. A introdurlo, l’Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), che a partire dal 1º gennaio 2020 avvierà una sperimentazione triennale per il rifacimento delle vecchie colonne montanti nei condomini datati.

Nel dettaglio, per colonne montanti si intende “la linea in sviluppo prevalentemente verticale che attraversa parti condominiali”. In sostanza, l’impianto elettrico, composto dai cavi che arrivano fino ai contatori elettrici dell’appartamento (o al pannello comune quando i contatori sono tutti raggruppati in un unico spazio).

Il bonus in questione offre detrazioni sotto forma di rimborsi al condominio fino a 1.200 euro per appartamento coinvolto e fino a 900 euro per ogni piano. Gli edifici che possono beneficiare del bonus impianto elettrico sono quelli costruiti prima del 1970 e fino al 1985 se critici.

Ma come viene calcolato l’importo del bonus impianto elettrico? I contributi partono dai 400 euro e arrivano fino a 600 euro per piano e dai 700 ai 900 euro per utenza. Ma gli importi possono lievitare, da 700 a 900 euro per piano e da 1.000 a 1.200 euro per utenza, se oltre ai lavori sulla colonna montante il condominio centralizza anche i misuratori in un unico vano.

Inoltre, sono previsti ulteriori 100 euro di bonus al metro (fino a un massimo di 1500 euro) per l’eventuale parte di cavo destinata a collegare la colonna montante con il confine di proprietà. Una volta messo in sicurezza e rinforzato l’impianto elettrico, i condomini potranno attivare anche potenze contrattali fino a 6 kW.

Per usufruire del bonus impianto elettrico, specifica la delibera dell’Arera, la pratica dovrà essere gestita direttamente dal condominio con il distributore di energia. Il procedimento che prevede 4 fasi operative:

  • il distributore deve fornire al condominio un’informativa preliminare, prospettando anche la sottoscrizione di un accordo sui costi, tempi e modalità per l’ammodernamento delle colonne montanti vetuste. A tale riguardo, le imprese distributrici dovranno definire, entro il 30 giugno 2020, una versione sperimentale di “contratto-tipo” valido per gli anni 2021-2022;
  • con l’esecuzione dei lavori, il condominio ha l’obbligo di predisporre e conservare specifica documentazione e di esibire i costi al distributore per ottenere il rimborso;
  • il distributore eroga i rimborsi al condominio (attribuendo i costi contabilmente alla Regulatory Asset Base-RAB);
  • sono previsti infine controlli a campione, sia in capo al distributore che all’Autorità.
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