Commenti: 0
Bonus prima casa per gli under 36, come funziona il nuovo codice tributo delle Entrate
Tumisu da Pixabay

Ulteriori chiarimenti per capire come funziona il bonus prima casa per i giovani under 36. L’Agenzia delle Entrate, infatti, ha da poco comunicato che è stato istituito un codice tributo ad hoc per le detrazioni tramite modello F24. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Il decreto Sostegni bis ha introdotto, con i commi da 6 a 10 dell’articolo 64, nuove agevolazioni fiscali per l’acquisto della casa di abitazione destinate a favorire l’autonomia abitativa dei giovani, il cosiddetto bonus prima casa under 36.

Nel dettaglio, per spiegare come funziona il bonus prima casa under 36, l’Agenzia delle Entrate ha ribadito che per le compravendite di “prime case”, per gli acquirenti che non abbiano ancora compiuto 36 anni nel corso dell’anno in cui l'atto è stipulato, è attribuito un credito d'imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta in relazione all'acquisto.

Tale credito d’imposta previsto dal bonus prima casa under 36, può essere portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute sugli atti e sulle denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito. Ma, come ricorda l’Agenzia delle Entrate, il credito può essere utilizzato in compensazione in dichiarazione dei redditi.

Inoltre, nello spiegare come funziona il bonus prima casa under 36, l’Agenzia delle Entrate sottolinea anche che il credito d’imposta in parola è attribuito solo in relazione agli atti stipulati tra il 26 maggio 2021 (data di entrata in vigore in vigore del decreto Sostegni bis) e il 30 giugno 2022.

Proprio per permettere la compensazione del credito d’imposta previsto dal bonus prima casa under 36, l’Agenzia delle Entrate ha istituito il seguente codice tributo da inserire nel modello F24: “6928”, denominato “Credito d’imposta prima casa under 36”.

In sede di compilazione del modello F24, il codice tributo 6928 è esposto nella sezione “Erario”, nella colonna “importi a credito compensati”, ovvero, nei casi in cui il contribuente debba procedere al riversamento dell’agevolazione, nella colonna “importi a debito versati”. Il campo “anno di riferimento” è valorizzato con il periodo d’imposta in cui è stato stipulato l’atto traslativo a titolo oneroso della proprietà, nel formato “AAAA”.

Vedi i commenti (0) / Commento

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità