Se un immobile viene dato in comodato d'uso, deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi? A fornire chiarimenti è il Fisco. Ecco quello che bisogna sapere.
A Fisco Oggi, la rivista telematica dell'Agenzia delle Entrate, è stato domandato: "Ho dato a una sorella un appartamento in comodato d'uso gratuito e per esso pago regolarmente l'Imu. La domanda è la seguente: devo comunque indicare l'immobile nella mia dichiarazione dei redditi?".
Nel fornire la sua risposta, il Fisco ha spiegato che l'immobile dato in comodato d'uso deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi. Secondo quanto spiegato, come accade per i redditi dei fabbricati non locati, per l'appartamento concesso in comodato d'uso gratuito a un familiare l'Imu in genere sostituisce l'Irpef e le relative addizionali.
Ma, in base a quanto precisato, l'immobile deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi del proprietario che l'ha concesso in comodato. In che modo? Presto spiegato.
L'immobile concesso in comodato d'uso deve essere inserito nella dichiarazione dei redditi indicando il codice "10" nella colonna 2 (utilizzo) dei righi da RB1a RB9 del modello Redditi Persone fisiche (o dei righi da B1 a B6 del modello 730).
Il Fisco ha infine ricordato che gli immobili a uso abitativo - che rientrano nelle categorie catastali A1 - A11, escluso A10 - non locati e assoggettati a Imu concorrono a formare la base imponibile dell'Irpef e delle relative addizionali nella misura del 50%, se si trovano nello stesso Comune nel quale si possiede l'abitazione principale.
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