
Il decreto legge n 11 del 16 febbraio 2023, già approvato in via definitiva dal Senato e convertito in legge, ha introdotto la possibilità di presentare la comunicazione all'Agenzia delle Entrate sulla cessione del credito del 2022 anche oltre il 31 marzo dietro pagamento di una sanzione. Il tutto per risolvere il nodo della cessione del credito
Quando va fatta la comunicazione all'Agenzia delle Entrate per la cessione del credito?
Con l'emendamento approvato al decreto superbonus, è stata introdotta la proroga per la comunicazione all'Agenzia delle Entrate delle opzioni di cessione del credito e sconto in fattura che si riferiscono al 2022. Per chiarire bene questa novità, in data 30 marzo 2023, il Mef ha pubblicato un comunicato stampa in cui chiarisce che in un emendamento al decreto-legge n 11 del 16 febbraio 2023:
"con riferimento alla comunicazione per la prima cessione del credito per i bonus edilizi (spese sostenute nel 2022 e rate residue delle spese 2020 e 2021), il cui termine di trasmissione all’Agenzia delle entrate è il 31 marzo 2023, è possibile avvalersi dell’istituto della remissione in bonis anche se l’accordo di cessione - a favore di banche e intermediari finanziari - è concluso dopo il 31 marzo 2023"
Come si fa la comunicazione all'Agenzia delle Entrate per la cessione del credito?

Come spiega la stessa Agenzia delle Entrate la comunicazione per la cessione del credito, può essere compilata e inviata utilizzando la procedura web disponibile nell'area riservata del sito internet dell'Agenzia delle Entrate. Ê possibile accedere alla procedura scegliendo la pagina Servizi, quindi andando su Agevolazioni ed infine selezionando il link "Comunicazioni opzioni per interventi edilizi e Superbonus"
La comunicazione può anche essere compilata utilizzando il software di compilazione dell'Agenzia delle Entrate e poi inviata attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel o Fisconline). L’invio della comunicazione può essere effettuato direttamente dal beneficiario della detrazione oppure incaricando un intermediario abilitato
Cosa succede se non si comunica la cessione del credito?
Se non si comunica la cessione del credito entro il termine previsto in realtà non si perde tutto, ma solo la possibilità di cedere l'annualità del 2022. L'alternativa è quella di portarla in detrazione nella dichiarazione dei redditi. Il problema di una scadenza così prossima è che a causa del blocco del mercato dei crediti è stato difficile per molti trovare degli acquirenti.
Il nuovo emendamento al decreto superbonus concede la possibilità di comunicare la cessione del credito in presenza della sola istruttoria e non del contratto firmato. In questo modo, la remissione in bonis scatterebbe con la sola presentazione dell'istruttoria e consente a chi non ha presentato la comunicazione entro il 31 marzo di farlo entro il 30 novembre dietro pagamento di una sanzione di 250 euro.
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