Tutte le indicazioni essenziali sul DURF: ecco chi deve presentarlo e come richiederlo rapidamente passo dopo passo
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Il DURF è uno strumento fondamentale per attestare la regolarità fiscale di un’azienda ed è stato introdotto per garantire trasparenza nei rapporti tra imprese e appaltatori. Questo documento è richiesto in specifici contesti e si configura come uno strumento essenziale, soprattutto nel settore degli appalti e dei subappalti

La funzione principale del DURF è quella di assicurare che le aziende coinvolte in determinate attività abbiano adempiuto regolarmente ai propri doveri fiscali e contributivi, garantendo così la loro affidabilità. Andiamo ad esplorare da vicino gli aspetti fondamentali del DURF, spiegando chi è obbligato a presentarlo, quali sono i requisiti per ottenerlo e come richiederlo.

Che cosa è il DURF?

Il DURF, acronimo di Documento Unico di Regolarità Fiscale, è una certificazione fiscale emessa dall’Agenzia delle Entrate. Previsto dall’art. 17- bis del Decreto Legislativo 241/1997, modificato poi dalla legge n. 157 del 2019, il DURF è un documento molto importante perché attesta la regolarità fiscale e contributiva di un’impresa, in ossequio agli obblighi previsti dalla normativa vigente. 

L’obiettivo del “certificato di regolarità fiscale”, altrimenti noto come DURF, è proprio quello di documentare che l’impresa appaltatrice o subappaltatrice sia in regola con il versamento delle ritenute fiscali in favore dei lavoratori. 

Questo al fine di contrastare lo sfruttamento della manodopera, il lavoro nero e l’evasione fiscale, rendendo così più semplice il controllo dell’effettivo adempimento dei doveri fiscali da parte di una azienda che intende prendere parte a gare di appalto e subappalto. 

Chi ha l’obbligo di presentare il DURF?

L’obbligo di presentazione del DURF è strettamente connesso alla tipologia di attività svolta e alle situazioni in cui si opera. In particolare, tra i soggetti ai quali è richiesto obbligatoriamente il DURF troviamo le imprese coinvolte in appalti e subappalti di opere o servizi con un valore complessivo annuo di oltre 200.000 euro

Sono tenuti a presentare il DURF anche i fornitori e subappaltatori per dimostrare la loro regolarità fiscale. Da ricordare che a partire dall’1 ottobre 2024, il certificato di regolarità fiscale è uno dei requisiti essenziali per conseguire la patente a crediti

Quest’ultima non potrà essere richiesta dalle imprese che non riescono a ottenere il DURF e ciò sarà motivo di esclusione dalle gare d’appalto per un arco temporale di 6 mesi. 

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DURF: quali sono i requisiti per ottenerlo?

Dopo aver indicato quali sono i soggetti obbligati a presentare il DURF, passiamo ora all’analisi dei requisiti per ottenere questo documento. Nel dettaglio, è necessario che l’impresa rispetti quanto segue: 

  • regolarità dichiarazioni fiscali: essere in attività da almeno tre anni e in regola con gli obblighi dichiarativi, ossia aver presentato correttamente e nei termini previsti tutte le dichiarazioni fiscali obbligatorie;
  • regolarità fiscale: aver eseguito, nel corso dei periodi d’imposta cui si riferiscono le dichiarazioni dei redditi presentate nell’ultimo triennio, complessivi versamenti registrati nel conto fiscale per un importo non inferiore al 10% dell’ammontare dei ricavi o dei compensi risultanti dalle dichiarazioni medesime;
  • assenza di pendenze rilevanti: non avere iscrizioni a ruolo o accertamenti esecutivi o avvisi di addebito affidati agli agenti della riscossione relativi alle imposte sui redditi, all’IRAP, alle ritenute e ai contributi previdenziali per importi superiori ad euro 50.000, per i quali i termini di pagamento siano scaduti e siano ancora dovuti pagamenti o non avere provvedimenti di sospensione. 

Non è prevista l’applicazione di ciò alle somme oggetto di piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza.

Come si fa per richiedere il DURF?

Chi è obbligato a presentare il DURF potrà ottenerlo in maniera abbastanza semplice, avendo a disposizione diverse opzioni per la presentazione del modello istanza relativo al rilascio del certificato. Ecco di seguito i vari modi in cui richiedere il DURF: 

  • online: accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate e utilizzando il servizio consegna documenti e istanze;
  • consegna fisica: presentando direttamente la domanda presso l’Ufficio territoriale competente, che avrà cura di rilasciare apposita ricevuta; 
  • raccomandata: inviare una raccomandata con avviso di ricevimento all’Ufficio territoriale competente;
  • posta elettronica certificata: tramite PEC, da inviare alla Direzione provinciale territorialmente competente, è necessario specificare nell’oggetto “Richiesta Certificato di sussistenza dei requisiti per imprese appaltatrici”. 
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DURF e Agenzia delle Entrate: quando è negativo o positivo

Una volta presentata la richiesta è necessario attendere il responso dell’Agenzia delle Entrate, da cui può arrivare un DURF positivo o negativo. Nel primo caso è rilasciato il certificato all’azienda che rispetta i requisiti richiesti, ricordando che il documento è disponibile dal terzo giorno lavorativo di ogni mese e ha una validità di 4 mesi.

Il DURF è negativo, invece, quando emergono irregolarità fiscali e contributive e in tal caso è inviata all’impresa una comunicazione dettagliata con l’indicazione delle problematiche riscontrate. 

L’azienda avrà così la possibilità di intervenire e fare il necessario per regolarizzare la sua posizione, in modo da procedere in seguito a una nuova richiesta del DURF. 

Dove scaricare il DURF?

Inutile dire che la modalità più rapida per ottenere il DURF è presentando la relativa richiesta online. Sempre dal sito dell’Agenzia delle Entrate è possibile poi scaricare il certificato, accedendo al proprio cassetto fiscale. In alternativa, ci si deve recare direttamente presso l’Ufficio territoriale competente per il ritiro del DURF in formato cartaceo. 

Che differenza c’è tra DURC e DURF?

Diamo ora uno sguardo alla differenza che intercorre tra DURC e DURF, due documenti apparentemente simili, ma con diversità sostanziali in riferimento alla loro natura e al loro scopo. 

Nella tabella di seguito indichiamo le differenze chiave tra DURC e DURF: 

Tipologia di documento

DURC

Documento Unico di Regolarità Contributiva

DURF

Documento Unico di regolarità fiscale

Oggetto di verificaAttestazione regolarità contributiva nei confronti di INPS, Inail e Casse EdiliAttestazione regolarità fiscale
Ente EmittenteEnti previdenziali come INPS e InailAgenzia delle Entrate
Ambito di applicazione

Procedure di appalto pubblico di lavori, servizi e forniture. 

Lavori edilizi privati che prevedono permessi e dichiarazioni

Appalti e subappalti di opere o servizi per importi superiori a 200mila euro
Tempo per regolarizzare posizioneEntro 15 giorni dalla notifica dell’invitoEntro 30 giorni dalla notifica dell’invito (ma la scadenza può variare in base all’irregolarità)


 

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