Chi vuole avviare un’attività di pulizie deve conoscere i codici ATECO da utilizzare: ecco tutto quello che c’è da sapere
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Quando si avvia un'attività nel settore delle pulizie, è fondamentale identificare correttamente il codice ATECO di riferimento, per essere in regola con gli obblighi fiscali e contributivi. Il codice ATECO relativo ai servizi di pulizia è 81.21.00. Questo codice identifica le attività di pulizia ordinaria all'interno di edifici, comprendendo anche interventi di sanificazione. 

C’è da dire però che esistono diverse varianti e specificazioni: ad esempio, il codice ATECO per le pulizie non specializzate, per le imprese forfettarie, per la pulizia di condomini, giardini o strade, così come per i servizi di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione. Facile intuire quindi che è importante capire quale codice scegliere in base al tipo di attività di pulizia che si intende svolgere.

Qual è il codice ATECO per i servizi di pulizia?

Chi desidera avviare un’attività nel settore delle pulizie, siano esse civili, industriali, condominiali o specializzate, deve necessariamente individuare il corretto codice ATECO, acronimo di “ATtività ECOnomiche”. Questo codice è fondamentale per la registrazione dell’attività presso la Camera di Commercio, l’Agenzia delle Entrate e gli enti previdenziali, permettendo così di individuare l’entità delle imposte e dei contributi da versare. 

Dal 2025 sono in vigore nuovi codici ATECO e quindi è importante sapere cosa cambia per imprese e professionisti. Tornando a parlare dell’attività di pulizia, il codice ATECO generale è 81.2 e all’interno di questa categoria ci sono poi diversi codici, a seconda della tipologia di servizio realizzato, quindi si parte da quello generico per poi passare via via a quelli più specifici e tecnici. 

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Qual è il codice ATECO per le pulizie non specializzate?

All’interno di quello principale, il codice ATECO più utilizzato è 81.21.00, riferito all’attività di pulizia generale di edifici, includendo quindi anche le pulizie domestiche. Il codice 81.21.00 è adoperato, quindi, per le pulizie non specializzate di:

  • uffici;
  • alloggi privati, ad esempio, case o appartamenti;
  • fabbriche;
  • negozi;
  • uffici pubblici;
  • attività di pulizia domestica.

Lo stesso codice 81.21.00 si usa per la pulizia generale (non specializzata) e attività di sgombero di cantine, solai e garage e di altre strutture professionali e commerciali. Il codice ATECO per le pulizie di un condominio è il medesimo, ossia 81.21.00, visto che queste rientrano nelle pulizie generali non specializzate, che di solito riguardano principalmente gli spazi interni, anche se possono includere aree esterne associate, come finestre o passaggi.

I requisiti per avere il codice ATECO 81.21.00

Chi vuole avviare un’attività con codice ATECO 81.21.00, oltre all’apertura della partita IVA, all’iscrizione al registro delle imprese, all’INPS e all’INAIL, deve essere in possesso di ben precisi requisti: morali e tecnico-professionali. Con riferimento ai primi, si segnala per il titolare dell’impresa l’assenza di condanne penali rilevanti, misure di interdizione o fallimenti. I requisiti tecnico-professionali sono richiesti solo per quanti intendono svolgere attività specializzate, mentre per il codice ATECO 81.21.00 non servono particolari competenze. 

Codice ATECO 81.21.00 e regime forfettario

L’avvio di un’attività con codice ATECO 81.21.00 può avvenire in base a differenti regimi fiscali. Se si sceglie questo ordinario, allora si pagherà l’IRPEF in base allo scaglione di riferimento del reddito prodotto. Il regime consigliato, oltre a essere il più comune, è quello forfettario che permette di beneficiare di minori adempimenti contabili e fiscali, dell’esenzione IVA e di una tassazione agevolata. Per il codice ATECO 81.21.00, le tasse da pagare saranno sul 67% degli introiti e nella misura del 15%, ma si scende al 5% per i primi 5 anni in caso di apertura di una nuova partita IVA. 

Codice ATECO pulizie specializzate

Accanto alla pulizia generale non specializzata di cui abbiamo parlato fino a ora, ce ne sono altre più specifiche e tecniche, alle quali corrispondono altrettanti codici. Per le pulizie industriali si utilizza il codice ATECO 81.22, nel quale rientrano genericamente “altre attività di pulizia edifici e pulizia industriale”.

Per la pulizia dei giardini si ricorre a un altro codice ATECO, 81.30, che raccoglie al suo interno varie “attività di servizi per la cura del paesaggio”, mentre per la pulizia delle strade si utilizza il codice ATECO 81.23.91, valido anche per la rimozione di neve e ghiaccio. 

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Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione

Nell’ambito di attività di pulizia più complesse, che comportano l’adozione di tecniche specifiche e in molti casi l’utilizzo di prodotti chimici, bisogna fare riferimento ad altri codici ATECO. Quello generico 81.23 è relativo ad “altre attività di pulizia”, in cui troviamo ad esempio la sanificazione, che include: 

  • sanificazioni ambientali post-contagio;
  • interventi con ozono, perossido di idrogeno o altri agenti virucidi;
  • pulizie in ambienti sanitari o alimentari ad alto rischio biologico.

Il codice ATECO 81.23.1, usato per la sanificazione, si adopera anche per le attività di disinfezione, disinfestazione e derattizzazione. Nel dettaglio, questo codice copre gli interventi finalizzati alla rimozione di agenti patogeni, per rendere sani ambienti di un certo tipo. 

La disinfestazione riguarda il controllo degli insetti infestanti, eliminati sia per la loro capacità di trasmettere o ospitare agenti patogeni, sia per il fatto di essere fonte di disturbo o di rappresentare specie vegetali invasive o indesiderate. Infine, con la derattizzazione si procede all’eliminazione dei ratti e dei topi o quantomeno a una riduzione degli stessi sotto certe soglie. 

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