Tre ipotesi per un tesoretto: dove andrà a finire il miliardo e 600 milioni di euro del Def

14 Aprile 2015, 10:12

Il governo ha individuato nel Documento di economia e finanza (Def), approvato venerdì, il cosiddetto “tesoretto”, ossia quel miliardo e 600 milioni di euro disponibili in più rispetto al previsto. Un ammontare di denaro che adesso fa molto discutere. Sono, infatti, molteplici le ipotesi relative al suo utilizzo. Ecco in che modo potrebbe essere sfruttato

Come riportato dal Corriere della Sera, il responsabile economico del Partito democratico, Filippo Taddei, ha spiegato che si tratta di una cifra una tantum, valida solo per quest’anno, e che pertanto in tal modo deve essere trattata. Non è possibile, quindi, destinarla a spese strutturali

Taddei ha individuato tre priorità: il rafforzamento dell’Asdi; il potenziamento di alcuni interventi sulla scuola in particolare a sostegno dei progetti di integrazione tra istruzione e lavoro; interventi straordinari di manutenzione delle opere pubbliche

Nel caso in cui la priorità fosse la lotta alla povertà, ossia fornire un sostegno a coloro che perdono un lavoro e non riescono a trovarne un altro, si dovrebbe rifinanziare l’Asdi, che per quest’anno (e per il 2016) dispone di appena 200 milioni

Un possibile intervento, dunque, potrebbe essere quello di aumentare l’importo del sussidio e ampliare la platea dei beneficiari. Ricordiamo che l’Asdi è destinata ai lavoratori che, esaurita la Naspi, non hanno trovato un lavoro e hanno un Isee basso, hanno figli minorenni e sono vicini alla pensione. Il sussidio dura al massimo sei mesi e corrisponde al 75% dell’importo dell’ultima Naspi percepita

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