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Le tendenze dell'immobiliare in Europa nel 2017: il mercato è attraente, ma l’incertezza geopolitica rende cauti gli investitori
Emerging Trends Europe survey 2017

L’incertezza geopolitica modera le aspettative degli investitori nel settore immobiliare in Europa nel 2017, che tuttavia rimane un mercato molto attraente grazie al rapporto tra rischio e rendimento. Questa è una delle principali conclusioni del rapporto “Emerging Trends in Real Estate-Europe 2017”, elaborato da PwC e Urban Land Institute.

Il contesto geopolitico instabile – in seguito alla Brexit e alle elezioni previste in Francia, Germania e Olanda – e i rischi derivati dall’immigrazione e dalle disuguaglianze sociali sono le grandi preoccupazioni che influenzano in modo significativo l’evoluzione economica. Anche se gli investitori ritengono che l’impatto della Brexit si limiterà al mercato immobiliare britannico e non influirà in modo significativo sugli investimenti nel resto dell’Ue, che per il 76% rimarranno gli stessi del 2016.

Le aspettative di redditività del settore immobilare in Europa per il 2017, però, sono moderate dopo diversi anni di straordinario dinamismo. Il 35% degli intervistati prevede che il rendimento delle attività sarà minore nei prossimi dodici mesi e il 53% ha detto che sarà molto difficile migliorare i rendimenti conseguiti lo scorso anno.

A questo contesto si aggiunge un mercato immobiliare caratterizzato dalla scarsità di beni primari o di qualità e da una sensazione, sempre maggiore – secondo il 58% degli intervistati –, che quelli disponibili siano sopravvalutati.

Rafael Bou, partner responsabile del Real Estate in PwC, ha spiegato: “Preoccupati dal rischio, molti investitori sono chiaramente disposti a sacrificare alcuni rendimenti. Diventa sempre più importante la gestione dei beni come elementi chiave per controllare redditività e rischio; una minore propensione per lo sviluppo immobiliare e un maggiore interesse per quelle attività che generano redditi più stabili. C’è preoccupazione, ma non pessimismo”.

Questo non significa che il settore immobiliare europeo abbia perso il suo fascino. Un contesto caratterizzato da bassa inflazione e bassi tassi di interesse continua ad attrarre gli investitori. La prova è che, anche se meno rispetto allo scorso anno, c’è ancora capitale, soprattutto per le attività di maggiore qualità. Il 48% degli intervistati ha dichiarato che nel 2017 la disponibilità di capitale aumenterà e il 32% che rimarrà la stessa.

Gli investitori che non sono disposti ad adattarsi alle minori aspettative di redditività hanno rivolto il loro interesse altrove. Il comparto alberghiero, i settori legati al residenziale – case per studenti, case di cura e settori legati alla sanità – e gli uffici condivisi di servizi sono i preferiti nel 2017.

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