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I beni italiani in mano al Qatar: dai lussuosi hotel ai grattacieli
CC BY Mishkabear via CRBVIA

Solo qualche giorno fa Bahrain, Arabia Saudita, Egitto ed Emirati Arabi hanno deciso di interrompere le relazioni diplomatiche con il Qatar, accusato di sostenere le organizzazioni terroristiche. Un’accusa non di poco conto per il piccolo, ma ricchissimo emirato arabo, che in Italia ha fatto veri e propri affari.

Dagli hotel extralusso ai grattacieli, da Milano alla Sardegna, il Qatar ha costruito nel nostro Paese un impero economico.

L’esordio degli investimenti in Italia targati Qatar è avvenuto nel 2006 con l’hotel milanese Excelsior Gallia. Ci sono poi stati gli investimenti nella maison Valentino e nel marchio di abbigliamento maschile di lusso Pal Zileri.

Sul fronte degli hotel extralusso, il Qatar ha acquisito The Gritti Palace a Venezia, il St. Regis, Excelsior a Roma, il Baglioni e il Four Season a Firenze e le prestigiose strutture sulla Costa Smeralda. Una delle operazioni più rilevanti riguarda l’acquisizione del Westin Excelsior di Roma.

In Sardegna il Qatar ha un vero e proprio piccolo impero. Oltre agli hotel, ci sono la Marina di Porto Cervo, il Pevero Golf Club e terreni per 2.300 ettari. Una fondazione del Qatar ha poi comprato l’ospedale Mater di Olbia. E la Qatar Airways è a un passo dal rilevare il 49% di Meridiana.

Anche Milano è targata Qatar. In particolare, sono del piccolo e ricco emirato alcune torri moderne come il Bosco verticale, la Torre Unicredit con i grattacieli intorno e il quartiere di Porta Nuova. Il Qatar è anche il principale socio (40%) dell’immobiliare Coima Res, quotata in Borsa e guidata da Manfredi Catella, uno dei manager che ha diretto il progetto Porta Nuova.

Ci sono poi le missioni governative che, come sottolineato dal Corriere della Sera, hanno cementato nel tempo le alleanze: quella con la Cassa depositi e prestiti ha prodotto un coinvestimento nel capitale di Inalca (28%), azienda di carne bovina del gruppo Cremonini.

Ci sono poi gli affari nel gas. In questo caso è l’Italia a comprare. Il 9% delle importazioni italiane viene dal Qatar, dirette al rigassificatore off-shore di Rovigo; l’emirato possiede il 22% del terminale Adriatic GNl. Un anno fa, infine, il Qatar ha acquistato per 3,8 miliardi da Fincantieri sette navi.

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