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Rigenerazione urbana Roma, recupero di vecchie scuole e fabbriche per il rilancio della città
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Si chiama “ReinvenTIAMO Roma” ed è un vero e proprio piano per la rigenerazione della città. Un nuovo approccio basato sulla valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, pubblico e privato.

ReinvenTIAMO Roma” è un progetto di rilancio della città a partire dal recupero degli edifici esistenti attraverso regole chiare e obiettivi comuni. Un nuovo modo di abitare, di costruire relazioni urbane e di sviluppare il tessuto produttivo nel suo insieme sono il cuore di questo piano per la rigenerazione della Capitale. Il progetto ha lo scopo di selezionare aree e immobili pubblici da rigenerare per migliorare la qualità della vita degli abitanti e contribuire così a una reale innovazione urbana sostenibile. Ad ispirarlo l’iniziativa a “Reinventer Paris” lanciato dalla Capitale francese nel 2014 e che si lega al bando internazionale “Reinventing Cities” avviato dalla C40 Cities Climate Leadership Group.

Ma come si svilupperà il progetto? Presto detto. Il progetto si svilupperà attraverso una call per progetti innovativi mediante manifestazioni di interesse e procedure concorrenziali rivolte a investitori, operatori, progettisti in dialogo con l’amministrazione pubblica e le comunità. L’obiettivo è individuare le funzioni migliori per la trasformazione dei luoghi, condivise e sostenibili dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Si punta così a promuovere un’azione coordinata di trasformazione urbana anche attraverso il coinvolgimento di enti pubblici e organizzazioni rappresentative del mondo dell’imprenditoria.

Nella pubblicazione del bando i candidati saranno invitati a esprimere il loro interesse per uno o più siti su una piattaforma web dedicata (una manifestazione di interesse) a cui seguirà una consultazione online aperta ai cittadini per la votazione delle proposte. Una commissione poi selezionerà una short list e si giungerà all’offerta vincolante che comprenderà: progetto architettonico, progetto di gestione, piano economico e finanziario, offerta economica, garanzie bancarie.

Sarà istituito un Ufficio di Scopo “ReinvenTIAMO Roma”, che avrà il compito di individuare i programmi e i progetti innovativi di rigenerazione e riconversione di aree e immobili pubblici o in partenariato pubblico/privato; di indire e gestire le procedure a evidenza pubblica per concorsi di progettazione per la riqualificazione di spazi aperti e di opere pubbliche nonché le procedure di manifestazione di interesse e concessione per la valorizzazione di immobili; di monitorare e controllare le fasi di attuazione e coordinamento delle attività; la promozione e gestione delle attività di consultazione e informazione ai cittadini sui programmi che l’Amministrazione intende avviare.

La strategia dell’Amministrazione propone una visione innovativa del tessuto della città da un punto di vista ambientale, sociale e culturale:

  • la sfida ambientale punta su progetti ad alta efficienza energetica con la riduzione del quantitativo di energia per riscaldamento, illuminazione, ventilazione; con riduzione di emissioni di gas a effetto serra; con soluzioni innovative per affrontare il cambiamento climatico a partire da biodiversità, ri-vegetazione urbana e agricoltura;
  • la sfida sociale punta su progetti di inclusione sociale, di partecipazione con un accesso diffuso ai servizi, di un approccio architettonico di qualità;
  • la sfida culturale punta su progetti di promozione del patrimonio storico-culturale, di diffusione della conoscenza, di integrazione nell’ambiente contemporaneo.

Tra le invarianti, ovvero i criteri generali a cui le proposte progettuali dovranno attenersi, vi sono a disponibilità immediata del bene, l’accessibilità alle linee di trasporto pubblico su ferro, l’attuabilità immediata. In base a tali criteri sono state già individuate alcune aree pubbliche e immobili dismessi che potranno essere oggetto di iniziative di rigenerazione urbana secondo le procedure descritte.

I 4 AMBITI URBANI

  • Bastogi (Municipio XIII)
  • Ex Miralanza (Municipio XI)
  • Viale Castrense, ex Filanda (Municipio VII)
  • Ama via Crispi (Municipio I)

I 10 IMMOBILI PUBBLICI

  • Ex edificio scolastico I.T. Hertz (Municipio VII)
  • Ex edificio scolastico I.C La Giustiniana (Municipio XV)
  • Ex edificio scolastico Leonori (Municipio X)
  • Edificio dismesso Verne (Municipio VI)
  • Edificio demolito via Montebruno (Municipio XIV)
  • Ex edificio scolastico Vertunni (Municipio V)
  • Ex edificio scolastico Villari (Municipio IV)
  • Ex edificio scolastico L.A. Ripetta (Municipio III)
  • Scuola Parini (Municipio III)
  • Ex impianto Acea Oletta (Municipio X)

Nell’illustrare il progetto, la sindaca Virginia Raggi ha affermato: “Roma torna a governare il suo territorio con una visione: rigenerare il tessuto urbano partendo dalla riqualificazione degli spazi abbandonati all’interno della città per armonizzarli con il patrimonio edilizio esistente ed evitare ulteriore consumo di suolo”.

Aggiungendo: “Con regole certe il ruolo dell’amministrazione pubblica torna unico e determinante a vantaggio solo del benessere dei cittadini e del miglioramento della qualità della vita. La Capitale guarda al futuro individuando edifici abbandonati e aree che presto avranno una nuova vita grazie a progetti di alta qualità architettonica, di elevata efficienza energetica, di inclusione sociale e di promozione del patrimonio. I progetti non saranno mai più lontani dal contesto urbano ma concepiti al suo interno per rispondere concretamente ai bisogni dei cittadini”.

Sul tema è intervenuto anche l’assessore all’Urbanistica Luca Montuori, che ha sottolineato: “ReinvenTIAMO Roma vuole sviluppare una visione per portare la città a immaginare modalità innovative di rigenerazione dei suoi spazi abbandonati. E’ parte di una strategia generale che integra il lavoro della Strategia di Resilienza e il lavoro in atto con la rete C40 che collega oggi oltre 90 tra le più grandi città del mondo con l’obiettivo di individuare le migliori modalità per favorire la sostenibilità urbana”.

Montuori ha quindi spiegato: “L’idea fondamentale è di legare, attraverso progetti di qualità, investimenti del settore privato, forme innovative nella gestione dei luoghi e degli spazi, attività di stakeholder e coordinamenti territoriali. Un laboratorio, da cui far nascere anche un confronto e un dibattito, per trasformare in tutta la città edifici e siti abbandonati in luoghi vivi, aperti, sostenibili e resilienti. Dobbiamo immaginare una nuova modalità di interpretare modelli di sviluppo adeguati al mondo attuale, superando i tradizionali schemi del mercato immobiliare oggi non rispondenti ai reali bisogni dei cittadini”.

A commentare il progetto non è mancata l’assessora al Patrimonio e alle Politiche Abitative, Rosalba Castiglione: “Il volto e l’identità di una città passano attraverso i suoi immobili. Abbiamo individuato queste aree perché riteniamo fondamentale una loro riqualificazione, sono bacini strategici per lo sviluppo socioeconomico del nostro territorio. Roma torna protagonista di un grande progetto di valorizzazione dei propri beni. Il patrimonio capitolino è una risorsa preziosa che deve tornare a vivere a beneficio della comunità. Da beni inutilizzati a officina di sviluppo, nuove idee e iniziative a beneficio di tutti”.

Donatella Iorio, presidente della Commissione Urbanistica di Roma Capitale, ha poi spiegato: “Sostenibilità ambientale, recupero di immobili e spazi, vicinanza alle linee di trasporto su ferro, una visione innovativa che passi da nuove sfide sociali, ambientali e culturali. Questo è il concetto che questa amministrazione ha di rigenerazione: il territorio e i cittadini si fanno parte attiva dei processi della città. La Commissione sarà fondamentale nel processo partecipativo per il coinvolgimento dei cittadini per il recupero di questi luoghi dismessi o abbandonati. Questo è solo il primo step, con i primi 10 progetti che hanno le caratteristiche per una immediata attuazione. Si continuerà su questa strada per costruire un percorso di più ampio respiro”.

E la presidente della Commissione Patrimonio e Politiche abitative Valentina Vivarelli ha concluso: “Gli immobili comunali costituiscono la prima fondamentale risorsa da cui far ripartire sviluppo, servizi e progetti per il benessere della comunità. Per questo l’impegno per riqualificare il patrimonio capitolino deve essere massimo. Facendo rivivere questi beni diamo nuova fondamentale linfa per la crescita del nostro territorio”.

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