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Il futuro non è certo roseo per la cosiddetta generazione mille euro. Se infatti devono accontentarsi di uno stipendio non certo da nababbi, una volta arrivati alla pensione potrebbero percepire anche meno. A dirlo è il censis che insieme alla fondazione generali ha avviato un percorso di ricerca sul welfare di domani

Secondo l'analisi effettuata, il 65% dei giovani occupati dipendenti 25-34enni di oggi avrà una pensione sotto i mille euro. E la non rosea previsione riguarda soprattutto i giorni fortunati di oggi, oevvero quelli che oggi hanno un contratto standard. Poi ci sono 890.000 giovani 25-34enni autonomi o con contratti di collaborazione e quasi 2,3 milioni di neet che non studiano, né lavorano, per cui la situazione futura si prospetta ancora peggiori

Il problema dei giovani milleuristi (da i 18 ai 34) è che fino al momento hanno avuto una situazione contribuitiva intermittente, mentre con il nuovo sistema contribuitivo la soluzione è cominciare a versare presto e con continuità i contributi. Altrimenti la soluzione è lavorare fino allo sfinimento

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