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Niente studio e niente lavoro. Una situazione che riguarda 2,4 milioni di giovani italiani. A scattare la fotografia è l’Università Cattolica di Milano. Un dato che crea allarme e che sul fronte della cosiddetta “generazione Neet” rende l’Italia leader in Europa.

Con l’acronimo Neet ci si riferisce a “not in education, employment or training”. In tale calderone vengono inclusi i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non vanno a scuola e non hanno un impiego. Molti non hanno terminato le superiori, ma tanti altri sono laureati che vivono ancora con i genitori.

I dati presentati dall’ateneo milanese mostrano una crescita esponenziale del fenomeno nel nostro Paese. Se infatti nel 2008 in Italia si contavano 1,8 milioni di Neet, dopo sette anni la cifra è arrivata a 2,4 milioni.

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