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Il lavoro agile è diventato ormai una realtà. E’ stato approvato infatti il Ddl sul lavoro autonomo che, oltre a prevedere un primo pacchetto di tutele per oltre 2 milioni di partite Iva e professionisti, disciplina il lavoro svolto da casa o da ogni altro luogo che non sia l’ufficio, comprese le strutture di coworking. A tal proposito, per trovare gli spazi più adatti è possibile affidarsi alla tecnologia.

Con l’esplosione del coworking, infatti, si è assistito a un vero e proprio proliferare di siti e app per la ricerca di spazi di lavoro. In Italia spicca “coworkingfor”. Si tratta di un browser nazionale per la ricerca di spazi di lavoro, disponibile anche su app per iOS e Android, con un raggio di azione di quasi 70 province e 400 sedi. Utilizzarlo è semplice: il lavoratore inserisce la città di interesse e visualizza un elenco dettagliato degli annunci ordinati per prezzo, distanza e valutazione degli utenti.

Guardando oltreconfine ci sono “Deskcamping”, che propone sia un browser diretto per la ricerca sia la profilatura dei vari utenti iscritti al portale; “Sharedesk”, che fa da filtro e mappatura su quasi 2mila spazi in 70 Paesi, con opportunità differenziate a seconda che la ricerca sia indirizzata su postazioni singole o stanze per meeting; “Worksnug”, che filtra la selezione in chiave personalizzata, in modo da calibrare gli spazi più adatti alle esigenze dei clienti; “S2M “, sigla di Seats2Meet, che allarga la ricerca a tutti gli spazi dove ci si può sedere, oltre a sedi più professionali, bar e biblioteche.

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