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Mentre si attende la legge di Bilancio per scoprire quali saranno le misure adottate sulla previdenza, si comincia a ragionare sulle cifre. Fonti di maggioranza e di governo hanno parlato di 1,5 miliardi di euro, somma con la quale mettere in campo i diversi interventi.

Tra le varie misure che entreranno a far parte del piano sulla previdenza è dato per certo l’Ape, l’anticipo dell’assegno per la flessibilità in uscita. Si parla poi delle ricongiunzioni e dell’aumento delle quattordicesime per gli assegni bassi.

L’Ape dovrebbe avere un impatto contenuto sui conti pubblici, in quanto lo Stato interverrà solo a sostegno di alcune categorie che scelglieranno la pensione anticipata: i disoccupati di lunga durata o i lavoratori con redditi particolarmente bassi.

Sul fronte della ricongiunzione, l’obiettivo è mettere in campo ricongiunzioni gratuite dei versamenti effettuati in gestioni diverse per accedere anche alla pensione anticipata. Mentre per quanto riguarda l’aumento delle quattordicesime per gli assegni bassi si sta ragionando su diverse ipotesi: dall’aumento dell’assegno all’ampliamento della platea. C’è poi l’intervento sulla no tax area, già portata quest’anno a 7.750 per gli under 75 e a 8.000 per gli over 75.

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