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Colloqui di lavoro via Skype o videochiamata, come comportarsi durante il Covid
GTRES

Il lavoro è fermo ma la ricerca di lavoro va avanti anche in tempo di Covid. Ecco alcuni consigli per sostenere colloqui da remoto anche durante l’emergenza.

La digitalizzazione, da diversi anni, gioca un ruolo fondamentale nel panorama lavorativo e, oggi più che mai, è imprescindibile per permettere ad aziende e dipendenti di continuare a svolgere le proprie attività, senza rallentare la produttività. Skype, WhatsApp o altre modalità di videochiamata diventano quindi strumenti fondamentali per il video colloquio di lavoro, cruciale per portare a termine l’iter di selezione.

Se non tutti hanno dimestichezza con questa modalità, Kelly Services ha individuato tre semplici consigli per prepararsi al meglio ad affrontare un incontro online:

1. Prestare attenzione al tono di voce, all’abbigliamento e alla postura. Il colloquio via Skype è equiparato ad un colloquio vis-à-vis per cui è importante cercare di arrivare preparato.

  • Tenere un tono di voce adeguato: il tono di voce è l’unico modo che il recruiter ha per dedurre lo stato d’animo del candidato.
  • Curare l’abbigliamento: essere a casa non è un buon motivo per presentarsi in disordine davanti alla webcam. Sono severamente vietati pigiama, tuta e qualsiasi altro capo che non indossereste mai ad un “normale” colloquio.
  • Gestire in modo adeguato la postura: è necessario assicurarsi di rivolgere sempre lo sguardo verso il recruiter, in modo da catalizzarne l’attenzione.

2. Scelta dell’ambiente giusto in cui sostenere l’intervista

  • È importante scegliere un luogo tranquillo e privo di rumori di sottofondo. Inoltre, è fondamentale verificare di avere una buona connessione per agevolare il più possibile la comunicazione, evitando rallentamenti o interruzioni.
  • Individuare uno sfondo adeguato e una posizione con un’ottima luce per rendere nitida l’immagine. È caldamente sconsigliato collegarsi al video colloquio lasciando intravedere il letto o il divano sullo sfondo: sarebbe decisamente poco professionale.

3. Gestione delle tempistiche per raccontarsi

  • Raccontare in modo mirato le esperienze e le competenze acquisite nel corso degli anni, gestendo le pause e prevedendo di lasciare il giusto spazio per le domande da porre al recruiter.
  • Può essere, inoltre, utile avere accanto a sé carta e penna per annotare ulteriori dettagli che emergono durante l’intervista.

Nel caso sia richiesto sarà possibile recarsi a colloquio direttamente presso l’azienda per l’ultima fase di selezione, muniti di autocertificazione per necessità lavorative.

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