Cosa cambia con il nuovo decreto di maggio
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Proroga cassa integrazione, le novità del decreto rilancio
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Il decreto rilancio interviene anche per estendere la proroga della cassa integrazione ordinaria e in deroga per contenere gli effetti della crisi dovuta al coronavirus. Vediamo cosa cambia a partire da maggio per le aziende e i lavoratori colpiti dall’emergenza covid 19.

Il governo, infatti, è intervenuto con una proroga di altre 9 settimane per la cassa integrazione per covid 19, delle quali ultime sono 4 utilizzabili da settembre. Altre novità riguardano assegni familiari ANF anche per FIS e assegno ordinario, anticipo aziendale del trattamento anche per la cig in deroga con causale Coronavirus.

Cassa integrazione ordinaria

I datori di lavoro che, nel 2020 a causa dell’emergenza coronavirus, hanno sospeso o ridotto l’attività hanno visto concedersi già 9 settimane di cassa integrazione. La proroga del governo ora interviene per aggiungerne altre 9.

Ma il decreto rilancio specifica che le prime 5 settimane della proroga possono essere richieste solo nel caso siano terminate già le 9 settimane previste dal cura Italia il che significa che ai datori di lavoro vengono riconosciute 14 settimane di cassa integrazione (dal 23 febbraio al 30 agosto).

Le ultime 4 settimane introdotte dalla proroga della cassa integrazione ordinaria, infatti, possono essere utilizzate dal primo settembre e fino al 31 ottobre (non vige nessun obbligo di aver già utilizzato altri periodi di cigo con causale Coronavirus). Mentre i datori di lavoro del settore turismo, fiere e congressi possono utilizzare i periodi di cassa integrazione ordinaria anche prima di settembre.

Il decreto rilancio, che proroga la cassa integrazione, introduce anche dei meccanismi per velocizzare le procedure per la cigo: il datore di lavoro deve inoltrare la domanda entro la fine del mese successivo a quello della sospensione di attività (non più entro il quarto mese successivo).

Cassa integrazione in deroga

Per quanto riguarda la proroga della cassa integrazione in deroga, valgono le stesse regole previste per quella ordinaria ma con l’aggiunta di due novità per velocizzare i processi. La prima è la possibilità per i datori di lavoro di anticipare il trattamento finora pagato dall’Inps, con una procedura che passava attraverso le Regioni e l’altra è la gestione delle procedure da parte dell’Inps, anche nel caso di pagamento da parte dell’istituto previdenziale.

Proroga Naspi e Dis-Coll

Arriva la proroga per altri due mesi anche per le indennità Naspi e Dis-Coll in scadenza tra il primo marzo e il 30 aprile 2020 (l’importo per il sussidio di disoccupazione sarà pari a quello percepito nell’ultima mesilità). Hanno diritto al prolungamento degli assegni i percettori esclusi dalle indennità introdotte dai precedenti decreti economici per l’emergenza coronavirus.

Proroga stop ai licenziamenti

La misura dello stop ai licenziamenti, introdotta dal decreto cura Italia, è scaduta venerdì scorso. Quindi, almeno teoricamente, in questi giorni sarebbe sospesa. Tuttavia, il decreto rilancio introduce una proroga per sospendere i licenziamenti per 5 mesi (e retroattivamente), fino quindi a luglio 2020. Le procedure di licenziamento possono essere revocate con ripristino del rapporto di lavoro accedendo alla cassa integrazione.

 
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