La pandemia di coronavirus ha costretto le aziende di tutto il mondo a ripensare le modalità di lavoro dei propri dipendenti. Molte imprese, laddove possibile, hanno offerto soluzioni di lavoro completamente remoto o ibrido. Ora, questa tendenza sta cambiando. Una recente analisi di KPMG mostra che quasi due terzi dei CEO intervistati si aspettano che i loro dipendenti tornino a lavorare al 100% in sede nei prossimi tre anni. Aziende di rilievo come UPS, Boeing, Goldman Sachs e JPMorgan Chase hanno già reintrodotto la settimana lavorativa di cinque giorni in ufficio, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. Questo contrasta con i desideri della maggior parte della forza lavoro statunitense: un sondaggio Gallup del febbraio 2024 ha rivelato che il 93% dei rispondenti preferisce lavorare in modalità ibrida o completamente da remoto, mentre solo il 7% desidera lavorare esclusivamente in sede.
Nonostante Goldman Sachs e JPMorgan Chase richiedano la presenza in ufficio, il settore finanziario è ancora quello che ha offerto il maggior numero di posizioni lavorative ibride nel 2023. Secondo i dati del progetto WFH Map e lo studio "Remote Work across Jobs, Companies, and Space" del National Bureau of Economic Research, il 25% delle offerte di lavoro nel settore Finanza e Assicurazioni negli Stati Uniti prevedeva la possibilità di lavoro remoto o ibrido, con un calo di 1,3 punti percentuali rispetto al 2022.
Al secondo e terzo posto si trovano il settore Professionale e Scientifico, che comprende avvocati, architetti, ingegneri e pubblicitari, e il settore delle Utility, rispettivamente con il 23% e il 21,6% delle offerte di lavoro ibride. Quest'ultimo ha registrato l'aumento più significativo tra i principali 8 settori, con una crescita di 7,1 punti rispetto al 2022. È interessante notare che anche i settori della Manifattura e del Commercio all'Ingrosso sono entrati nella lista con il 13,3% e il 12,8% delle offerte, sebbene sia evidente che le posizioni aperte fossero probabilmente per ruoli manageriali e amministrativi.
Confrontando altri paesi di lingua inglese analizzati da WFH Map, il Regno Unito ha registrato la quota più alta di offerte di lavoro che menzionano il lavoro remoto, con il 15,5% alla fine del 2023 e il 16,5% a maggio 2024. La quota più bassa nel mese più recente analizzato è stata registrata in Nuova Zelanda con il 9,2%, seguita dagli Stati Uniti con il 9,5%.
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