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È ormai certo che oggi alle 14 il presidente del banco centrale europeo, jean claude trichet, annuncerà l'aumento dei tassi di interesse, fermi al minimo da due anni. Gli effetti sull'euribor, l'indice di riferimento per calcolare la rata del mutuo a tasso variabile, si fanno già sentire e ieri si è avuto un altro piccolo aumento. È finita l'epoca d'oro per i mutui?

L'euribor si scalda in attesa dell'annuncio della banca centrale europea

Il 6 aprile l'euribor 3 mesi, il più usato in Italia come riferimento per i mutui a tasso variabile, è arrivato all'1,27%. A inizio 2011 era invece Fermo su un 1,01%, un minimo storico che durava da oltre un anno e mezzo. Ricordiamo che in ogni caso si tratta di cifre bassissime, come ben sanno i mutuatari che ad ottobre 2008 avevano visto schizzare la loro rata del mutuo su cifre record. In quel periodo, infatti, l'euribor 3 mesi arrivò al 5,34%

L'euribor 1 mese ha segnato ieri un 1,01%, mentre quello a 6 mesi l'1,58%

Secondo alcuni analisiti, il primo ritocco ai tassi di interesse da luglio 2008 è stato già incluso in questi rialzi e nei prossimi giorni non accadrà niente di drammatico. Ma, secondo altri analisti, per tutto il 2011 assisteremo ad una lenta risalita degli indici euribor: la partita dunque non finerebbe qui

Anche l'indice eurirs, su cui si basa il calcolo di un mutuo a tasso fisso, è nel frattempo cresciuto. Quello a 20 anni è arrivato al di sopra del 4%. Il vero colpaccio lo ha fatto chi è riuscito a stipulare un mutuo a tasso fisso a fine 2010, con un tasso finale persino al di sotto del 4%

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