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L'euro è un complotto italiano per avere banchieri tedeschi? non più

In questi anni circolava in vari ambienti finanziari questa frase scherzosa: l'euro è un complotto degli italiani per assicurarsi dei banchieri tedeschi che ne controllino le finanze. Ma da oggi l'effetto di questa battuta sarà nullo: mario draghi, attuale governatore della banca d'Italia, sarà il nuovo governatore della banca centrale europea

Nella riunione dell'ecofin di ieri, marcata dallo scandalo strauss kahn, l'accordo raggiunto dai ministri dell'economia europei è passata un po' in secondo piano. Il 24 giugno ci sarà la nomina definitiva del parlamento europeo

L'ascesa di draghi alla bce è stata favorita dalla rinuncia del candidato tedesco weber, dato per favorito fino a pochi mesi fa. Il veto di Angela merkel era infatti l'ultimo scoglio da sciogliere, dato che di fronte all'opinione pubblica tedesca un italiano alla guida della banca centrale europea non andava giù

Draghi ha agito proprio in questa direzione. Nelle ultime settimane si è fatto conoscere meglio in germania, con interviste alla stampa specializzata, ed ha convinto gli scettici sul fatto di essere un affidabile difensore della stabilità economica, contro l'inflazione

Negli anni ottanta-novanta, infatti, mentre la lira italiana era in preda a svalutazioni e ondate inflazionistiche, il Marco tedesco si era convertito nel simbolo stesso della stabilità. E i tedeschi hanno sempre visto nella lotta all'inflazione la base della politica monetaria, costi quel costi. Per questo circolava in questi anni la battuta sull'euro come complotto italiano

E un presidente della bce italiana sembrava impossibile, fino a qualche mese fa

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