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Articolo scritto dagli esperti di mutuosulweb

Nel corso dei primi 10 mesi del 2011 sono andate a picco le richieste di mutui per l'acquisto di immobili da parte delle famiglia italiane. Secondo quanto rileva il barometro crif che raccoglie dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie, si è  registrata un frenata totale del 14%. Nel mese di ottobre scorso il calo registrato è stato del 33% (dato ponderato sui giorni lavorativi) rispetto a ottobre 2010 a conferma dell'andamento di un semestre in cui la decrescita è risultata sistematicamente in doppia cifra

Questo dato evidenzia le difficoltà delle famiglie italiane nell’accendere il mutuo e come le banche abbiano stretto i cordoni della borsa riducendo la percentuale del mutuo erogato (mediamente del 60% rispetto all’80% massimo), aumentando i tempi di erogazione e richiedendo maggiori garanzie

Le banche valutano la presenza di numerosi elementi come:

•    la capacità di rimborso e quindi il reddito mensile dichiarato al netto di tasse e imposte
•    il merito creditizio, che si basa sulla valutazione di elementi quali la puntualità nei pagamenti precedenti, eventuali protesti, morosità
•    la presenza di garanzie a tutela del credito

Invece, per quanto riguarda la capacità di rimborso vengono imposti determinati parametri:

•    la rata non deve di consuetudine superare 1/3 del reddito mensile, anche se le politiche di credito dei principali istituti bancari non sempre sono omogenee, in quanto se alcuni istituti da un lato estendono tale rapporto fino al 40%, al contempo altre importanti realtà bancarie impongo il rapporto di 1/4
•    i dipendenti con contratto a tempo indeterminato ed i professionisti affermati hanno meno difficoltà nell'accesso al mutuo
•    mentre i lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato e i lavoratori autonomi che hanno da poco iniziato l’attività incontrano più difficoltà ad ottenere un mutuo

Inoltre, da parte degli istituti di credito possono essere richieste altre garanzie. In particolare un terzo può offrire la propria garanzia con fideiussione, e anche il garante, a sua volta, diventa oggetto di valutazioni da parte della banca. La principale garanzia richiesta è, comunque, l’ipoteca immobiliare. Il valore dell’immobile ipotecato costituisce l’elemento in base al quale la banca decide l’importo massimo erogabile del mutuo. Il valore viene attestato da perizie e stime che un esperto redige dopo avere visitato l'immobile e giudicato il suo livello di commerciabilità

Generalmente l’ammontare massimo del finanziamento non supera l’80% del valore dei beni immobili ipotecati. Tale percentuale può essere elevata al 100% qualora vengano prestate garanzie integrative (fideiussioni bancarie e assicurative, polizze assicurative, fondi di garanzia, ecc..)

Secondo l'opinione dell'ufficio studi di mutuosulweb il vero nocciolo della questione è correlato alla facilità o meno di accesso al credito. La congiuntura economica attuale condiziona l'attività di erogazione delle banche italiane che si imbattono in varie difficoltà. Tale situazione sta generando una sistemica contrazione sull'intera catena del credito

Da una parte la difficoltà di raccolta (raccolta a breve con tassi che vanno dal 4,50% dei conti correnti al 6/7% per i depositi vincolati), dall'altra l'impossibilità di erogare mutui a tassi del 3,50/4,50%. Anomalia che stante tale situazione si rifletterà anche sul mercato del credito immobiliare (soprattutto mutui ipotecari, che impegnerebbero gli istituti a lungo termine), che potrebbe essere caratterizzato da un elevato numero di potenziali mutuatari senza l’adeguato supporto finanziario

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