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La verità sui mutui: la malattia delle banche italiane si chiama "sofferenze"

Perché le banche non concedono prestiti se non con il contagocce? si è parlato molto dell'effetto dello spread, sebbene, a pericolo passato, non sia successo nulle di positivo. Si è detto poi che i prestiti della bce avrebbero riattivato il flusso del credito, ma niente. La verità è un'altra ed è scomoda: l'aumento delle sofferenze di chi un prestito ce l'ha già impedisce il riattivarsi dei mutui

Nel suo rapporto mensile l’abi, l’associazione bancaria italiana, conferma le stime negative che vedono nubi nere all’orizzonte dell’universo creditizio, in particolare contrazione del credito, delle domande di mutui casa, e aumento delle sofferenze bancarie

Termini che ormai ci siamo abituati a sentire spesso di questi tempi, e che si riferiscono in particolare alla diminuzione del numero di compravendite di immobili, unita ad un aumento della rischiosità del settore, e ad una carenza di raccolta delle banche. Nel contempo si è assistito anche ad una netta diminuzione nella domanda di finanziamenti bancari per la casa da parte delle famiglie, con una contrazione del 44% registrata ad ottobre 2012

I dati relativi ai mutui, in particolare, mostrano nel 2012 una consistente contrazione che ha portato il loro ammontare a 18,8 miliardi di euro rispetto ai 36,3 dell’anno precedente. Per quanto riguarda invece i finanziamenti per i mutui a tasso variabile, essi sono passati da 27,5 miliardi di euro dei primi 11 mesi del 2011 a 13,2 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente

In diminuzione anche il numero di compravendite, mettendo in luce un mercato immobiliare in crisi dal 2006. Nel terzo trimestre del 2012 la variazione annua del volume di compravendite rispetto al 2011 è stata la più negativa degli ultimi tre trimestri, pari al -25,8%

L’unico dato in crescita, ma pur sempre negativo, è quello delle sofferenze bancarie lord
E, che a fine novembre 2012 sono risultate essere pari a 121,8 miliardi di euro, 2 miliardi in più rispetto ad ottobre e +17,5 miliardi rispetto a novembre 2011, con un incremento annuo di circa il 16,8%. Un panorama a tinte fosche dunque, che evidenzia come la crisi abbia accresciuto la difficoltà di molte famiglie nella restituzione del credito che avevano richiesto

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3 Marzo 2013, 23:33

Il problema dei mutui in Italia è creato dalla forte incapacità e impreparazione dei banchieri: fino a qualche anno fa concedevano molto facilmente mutui a tassi irrisori: persino a + 70/80 basis points sopra euribor, tassi assolutamente non remunerativi per la banca. Ora fanno grandi difficoltà a concederli a tassi fortemente remunerativi: 350/400 basis points sopra euribor. Questo dimostra il livello della loro intelligenza.

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