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La tentazione fa l'uomo "casta": i grillini si tengono i 3500 euro della diaria

In Italia lo spread sui mutui supera di 147 punti base la media europea, per cui per un mutuo di 100mila euro a 30 anni un mutuatario italiano paga una rata mensile di 84 euro più alta. A dirlo sono le associazioni di utenti e consumatori adusbef e federconsumatori che vedono nel valore spropositato degli spread una delle cause principali del circolo vizioso in cui si trova il mercato immobiliare

Dopo il leggero calo di aprile 2013, si legge in un comunicato congiunto delle due associazioni, "il differenziale è passato da 112 punti base di aprile 2013 a 147 di luglio 2013. Per cui un mutuo di 100 mila euro a 30 anni vede il mutuatario italiano  pagare una rata mensile di 84 euro piu' alta (1.008 euro in piu' all'anno) del mutuatario di eurolandia. A conclusione del mutuo, avra' pagato 30.240 euro in piu' di un cittadino dell'area euro. Per lo stesso mutuo ma a 20 anni, alla fine il mutuatario italiano avra' pagato 18.480 euro in piu'''

Secondo l'associazione dei consumatori, le banche italiane aprofittano dei bassi livelli dell'euribor, legato ai tassi variabili, e dell'euris, legato ai tassi fissi, per imporre spread altissimi sui mutui, in modo da garantirsi il guadagno sul finanziamento. La crisi degli ultimi anni avrebbe portato gli spread ad aumentare del 150% rispetto al passato e nonostante i timidi miglioramenti della situazione finanziaria ed economica "il livello di uno spread pari o superiore al 3% sembra essere la norma

" Per avviare il circolo virtuoso del mercato immobiliare ed assecondare la domanda di finanziamento, specie per le giovani coppie che vogliono acquistare la loro prima casa per abitarci e costruirsi una famiglia, oltre agli incentivi del governo, occorre un deciso intervento delle autorita' monetarie per abbassare gli spread e riportare i tassi di interessi alla media europea, essendo inaccettabili un differenziale di 147 punti base rispetto alla media europea"

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