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Hai un contratto di mutuo a tasso variabile? Potresti avere diritto a un risarcimento
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Una sentenza delle Commissione Europea, pubblicata solo dopo anni, ha riconosciuto implicitamente ai consumatori che hanno stipulato un contratto di mutuo a tasso variabile dal 2005 al 2009 il diritto di chiedere un risarcimento. Ma vediamo quali sono i dettagli della vicenda e quali conseguenze può avere anche per i finanziamenti stipulati in italia.

La sentenza n AT 39914 del 3 dicembre 2013 fa riferimento alla decisione della Commissione Europea di condannare quattro tra le più note Banche Europee con l'accusa di aver manipolato l'Euribor nel periodo che va dal 2005 al 2009. Il tasso di interesse incideva su milioni di cittadini europei che in quegli anni, tra il 2005 al 2009, avevano stipulato un mutuo a tasso variabile.

Questo in base al principio, ripreso anche dal Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (TUB), secondo cui l'incertezza della clausola di determinazione degli interessi in un contratto di mutuo determina la nullità della clausola stessa.

Influenza sui contratti nazionali

In merito alla possibilità che questa sentenza possa avere effetto anche in Italia, ai contratti stipulati nel nostro Paese, si fa riferimento a quanto stabilito dal Tribunale di Nocera Inferiore nella sentenza del 28 luglio 2017. Davanti alla richiesta di nullità di un mutuo fondario alla luce della pronuncia europea, infatti, è stato deciso di rimettere la causa in istruttoria perché un consulente tecnico possa scorporare le componenti passive pagate a titolo di componente Euribor.

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