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Domanda ed erogazioni di mutui a giugno 2020: quali le conseguenze del covid?
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Aumentano le erogazioni di mutui e calano i tassi, mantenendo le condizioni favorevoli ai finanziamenti nonostante la crisi covid. La domanda tuttavia è in calo a causa dell’incertezza economica. I dati dell’ultimo Monthly Outlook di Abi.

A giugno 2020, secondo Abi, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 2,8% rispetto a un anno fa (l’aumento era dell’1,6% a maggio). Nello stesso mese il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è l’1,26% (1,33% a maggio 2020, 5,72% a fine 2007). Il tasso euribor a tre mesi, riferimento per i mutui a tasso variabile, nella media del mese di giugno 2020 è pari a -0,38% (-0,27% il mese precedente). Nella media dei primi giorni di luglio 2020 è sceso a -0,43%.

Domanda ed erogazioni di mutui a giugno 2020: quali le conseguenze del covid?
Abi

Il totale dei prestiti alle famiglie in genere è cresciuto del +1,3% (+1,1% nel mese precedente; -1,5% a novembre 2013). La dinamica dei finanziamenti alle famiglie è in lieve aumento rispetto al mese precedente per la componente dei mutui per l’acquisto di abitazioni (+2% la variazione annua, +1,9% il mese precedente), mentre quella del credito al consumo risulta in decelerazione (+1,3% a/a vs +2,5% il mese precedente). Nel primo trimestre del 2020 la quota di acquisti finanziati con mutuo ipotecario ha continuato a ridursi (al 67,0% dal 71,2%), riportandosi sui valori medi del 2015. Il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile si conferma elevato, al 77,0%.

Le politiche di offerta applicate ai prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni si sono mantenute nel complesso stabili. I termini e le condizioni generali sono rimasti invariati per i finanziamenti alle imprese, mentre sono lievemente migliorati per i mutui alle famiglie. Per il trimestre in corso gli intermediari prevedono che le politiche di offerta registreranno un allentamento per le imprese e resteranno stabili per le famiglie.

La domanda di mutui da parte delle famiglie è diminuita riflettendo il peggioramento delle prospettive del mercato degli immobili residenziali e il calo della fiducia dei consumatori. Per il secondo trimestre del 2020, la domanda di prestiti da parte delle imprese si rafforzerebbe mentre quella da parte delle famiglie si indebolirebbe ulteriormente.

Dalle segnalazioni del SI-ABI si rileva che a giugno 2020 il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l’acquisto di abitazioni - che sintetizza l’andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni in base alla tipologia di mutuo – è sceso a 1,26% dall’1,33% del mese precedente (5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa l’89% sono mutui a tasso fisso: nell’ultimo mese la quota del flusso di finanziamenti a tasso fisso è risultata pari all’88,9% (84,9% il mese precedente).

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