Il 2021 è stato un anno da ricordare per i mutui ipotecari italiani. Secondo il Rapporto Mutui Ipotecari 2022, emesso dall’Agenzia delle Entrate, i dati a consuntivo dello scorso anno, al netto delle surroghe, mostrano un aumento di circa il 26 per cento nel numero di immobili posti a garanzia di ipoteche e del 29,5 per cento relativamente ai finanziamenti erogati. Ecco tutti i dati sui mutui in Italia secondo l’Agenzia delle Entrate.
Mutui ipotecari 2021
Nel corso del 2021 sono stati sottoscritti e registrati complessivamente circa 456 mila atti di iscrizione ipotecaria, per un totale di 101,5 miliardi di capitale di debito finanziato a fronte di 1.017.087 immobili concessi in garanzia. L’ aumento è del 25,8% rispetto al 2020, per un valore monetario dei finanziamenti pari a oltre 101 miliardi di euro, con un incremento del 29,5% rispetto al 2020.
Tipi di immobili ipotecati
Analizzando la distribuzione degli immobili ipotecati, emerge che il 66% è in atti residenziali (RES), quota che sale oltre il 90% se si tiene conto anche degli atti residenziali di tipo plurimo (RES PLUS) e residenziale misto (MISTO RES). Per questi atti (RES, RES PLUS e MISTO RES) il capitale finanziato rappresenta oltre i due terzi del totale, circa 70 miliardi di euro, +39,7% rispetto al 2020.
Tra gli atti di mutuo ipotecario che riguardano esclusivamente unità non residenziali, alle tipologie MISTO NON RES e TERRENI corrisponde la quota più elevata, in termini di numero di immobili, pari al 2,3% e 2,8%. In termini di capitale finanziato, la quota maggiore spetta agli atti del MISTO NON RES, pari al 10,4%. Questa tipologia di atti registra una flessione del numero di immobili ipotecati pari a -5,3%, rispetto al 2020.
Una variazione negativa di entità simile riguarda anche gli atti del settore TCO (-4,8%) la cui quota di capitale finanziato è in leggera flessione rispetto al 2020 (-1,1%). Per gli atti di mutuo con immobili del settore produttivo (PRO), a una quota inferiore all’1% in termini di numero di immobili ipotecati (anch’esso in diminuzione, -2,5%) corrisponde un capitale finanziato pari a oltre 5,6 miliardi di euro, in aumento rispetto al 2020 (+12,4%), che rappresenta il 5,6% del totale del capitale di debito finanziato nel 2021.
Gli atti con ipoteche esclusivamente su TERRENI rappresentano, nel 2021, in termini di immobili posti a garanzia dei finanziamenti, il 2,8% (28.865 particelle) del totale e il 7% del totale in termini di capitale (7,1 miliardi di euro), in aumento dell’89% rispetto al 2020.
Tassi sui mutui, immobili ipotecati e somme erogate nel 2021
Analizzando gli indici relativi al valore delle somme erogate, il numero di immobili dati in ipoteca e l’andamento dei tassi, l’Agenzia delle Entrate evidenzia che è dal 2015 che il valore dei prestiti ricomincia a crescere stabilmente, dopo le flessioni degli anni precedenti, avvicinandosi ai 100 miliardi di euro nel 2018 per poi mostrare una nuova flessione, con un calo di quasi 8 miliardi di euro nel 2019 che continua e si accentua nel 2020 con un’ulteriore perdita di quasi 12 miliardi di euro (-13,13%). Il valore dei prestiti risale nel 2021 con un incremento di 23 miliardi di euro. Nel 2021 risale anche l’indice della numerosità degli immobili ipotecati; entrambi gli indici risalgono raggiungendo valori simili a quelli registrati nel 2018.
Quanto ai tassi di interesse medi ponderati (alla prima rata) e alle durate medie ponderate, nel 2021 si registra una diminuzione per le tipologie RES, MISTO RES, PRO, MISTO NON RES, AGR e PERT. Aumentano lievemente, invece, i tassi relativi alle tipologie RES PLUS, TCO, TERRENI e ALT si osserva per gli atti RES una durata media, dal 2007, stabilmente superiore ai 22 anni, dal 2017 in crescita fino a superare i 25 anni nel 2021.
Mutui in Italia regione per regione
L’analisi degli immobili ipotecati per aree geografiche mostra una forte concentrazione, in termini di numero di immobili e di capitali di debito estratti, nelle regioni settentrionali. L’aumento del numero di immobili ipotecati è più accentuato nelle aree Centro e Nord, mentre il rialzo del capitale di debito è più marcato nelle aree del Centro e del Sud.
Destinazioni di finanziamento
Considerando le destinazioni dei finanziamenti, l’incremento più consistente (+60,5%) si è registrato nel mercato AB, cioè quello in cui si combinano operazioni immobiliari sia dirette che indirette. Valori più contenuti sul piano dei finanziamenti (+16% circa), e unico caso di segno di tendenza negativo per gli immobili (-1%) si riscontrano nel mercato C, che si caratterizza per la destinazione extra-immobiliare del capitale estratto. Nel mercato B (operazioni immobiliari indirette), a fronte dell’incremento registrato più significativo per il numero di immobili ipotecati (+61% circa) l’ammontare del capitale immesso è cresciuto in misura inferiore (+10,6%). Nel mercato A (operazioni immobiliari dirette), la ripresa positiva che ha segnato il 2021 ha impatto importante (+36% in termini di capitale), soprattutto considerando che lo shock registrato per l’anno 2020 era stato, ricordiamo, meno incisivo rispetto agli altri mercati.
Analizzando il capitale per destinazione del finanziamento nel dettaglio delle aree geografiche, emerge che l’incremento di capitale destinato al mercato A, +36% rispetto al 2020, è stato più marcato al Centro (+40% circa) che nel resto del paese, in maniera più evidente per il mercato C, in cui l’espansione ha toccato il 16%; sempre per il mercato C, è nel Centro che si concentra la tendenza al rialzo, mentre al Sud e al Nord si osserva una contrazione rispettivamente del -1,7% e del -4,6%.
Mutui ipotecari nelle grandi città
Sul totale del capitale finanziato nel 2021, oltre 24 miliardi, pari al 24% circa, proviene da atti in cui le unità immobiliari concesse a garanzia del credito sono ubicate nelle otto maggiori città per popolazione. Tale percentuale risulta quasi doppia rispetto a quella che riguarda il numero di unità immobiliari ipotecate (12,7%). Intorno al 18% del capitale nazionale è riconducibile ad immobili ubicati a Roma (10,1%) e Milano (8,1%), una quota simile a quella riscontrata nei due anni precedenti. Per l’insieme delle 8 città nel 2021 si osserva, come per il dato nazionale, un forte incremento sia in termini di immobili (+34,3%), che di capitale (+33,8%), ma in entrambi i casi in misura più accentuata rispetto all’intero paese. Particolarmente dinamico è risultato il mercato ipotecario a Torino dove, rispetto al 2020, il numero di immobili coinvolti è aumentato di oltre il 50% cui è corrisposta una crescita del capitale erogato intorno al 60%. Una crescita dei finanziamenti analoga si è registrata a Roma per un ammontare complessivo di capitale che nel 2021 superiore ai 10 miliardi di euro. I dati mostrano, come prevedibile, che nelle grandi città il peso del capitale riferibile alla tipologia di atti RES risulta prevalente rispetto a quello delle altre tipologie.
In termini di variazioni, nel 2021 rispetto al 2020, nel complesso delle grandi città si osserva una crescita superiore (+20%) rispetto al dato nazionale (+16,2%) per il mercato C (mercato extra immobiliare), nonostante il segno negativo di Milano e di Bologna. Nel mercato A (immobiliare diretto) soltanto Roma, che pure rappresenta l’ambito locale più importante per volume, ha registrato una performance superiore (+40%) a quella della media del paese (+36%).
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