
Per la prima volta in nove mesi, la Fed ha abbassato i tassi. Cosa c'è dietro questa decisione e come si confrontano i tagli dei tassi della Fed con quelli di altre banche centrali?
Dall'inizio del 2024, tutti i Paesi del G7, ad eccezione del Giappone, hanno iniziato a ridurre i tassi dai massimi post-pandemia. Mentre il Giappone sta aumentando i tassi per contrastare l'inflazione, altri stanno allentando i tassi nel tentativo di sostenere la crescita economica.
Negli Stati Uniti, i tagli dei tassi della Fed hanno raggiunto un totale di -1,25 punti percentuali. L'ultimo taglio arriva in concomitanza con un rapporto sull'occupazione che ha rivelato che ad agosto sono stati creati solo 22.000 nuovi posti di lavoro, molto al di sotto delle aspettative degli economisti di 76.500 nuovi posti di lavoro. Oltre a ciò, i dati definitivi di giugno hanno anche rivelato che l'economia ha perso posti di lavoro per la prima volta in quattro anni.
In un comunicato stampa, la Federal Reserve ha menzionato il rallentamento dell'occupazione, ma anche la necessità di monitorare l'inflazione, che ha raggiunto il 2,6% a luglio secondo l'indice Personal Consumption Expenditures (PCE). In particolare, in un nuovo sondaggio gli americani hanno evidenziato il costo della vita come la loro più grande sfida personale.
Entro la fine del 2025 la Fed prevede che il tasso di interesse scenderà al 3,50%-3,75%, il che implica un ulteriore taglio di 0,50 punti percentuali. Sempre il 17 settembre, il Canada ha annunciato un taglio dei tassi di 0,25 punti percentuali, citando un'economia più debole e un minore rischio di rialzo dell'inflazione rispetto all'inizio del 2025. Rispetto al Canada e all'area dell'euro, i tagli dei tassi della Fed sono stati molto più graduali.
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