
Il 30 giugno è stato il Social Media Day, una giornata pensata per celebrare l’impatto dei social media sulla comunicazione, la connessione e la cultura. Inizialmente lanciata per riconoscere l'influenza positiva di piattaforme come Facebook, Twitter (ora X) o Instagram sull’interazione umana in tutto il mondo, oggi celebriamo questa ricorrenza anche riflettendo su alcuni aspetti negativi dell’ascesa inarrestabile dei social media negli ultimi vent’anni. In particolare, ci concentriamo sul loro impatto su bambini e adolescenti, le cui vite sono cambiate radicalmente da quando queste piattaforme sono diventate onnipresenti.
Secondo un sondaggio condotto dal Pew Research Center nell’autunno del 2024 su adolescenti statunitensi, il 48% degli americani tra i 13 e i 17 anni afferma oggi che i social media hanno un effetto per lo più negativo sui coetanei, in aumento rispetto al 32% di due anni prima. Solo l’11% degli adolescenti statunitensi descrive oggi l’impatto dei social media come principalmente positivo, con la salute mentale che emerge come una delle preoccupazioni principali, sia per i ragazzi che per i loro genitori. Infatti, il 55% dei genitori intervistati ha dichiarato di essere molto o estremamente preoccupato per la salute mentale degli adolescenti, mentre il 35% degli adolescenti ha espresso lo stesso livello di preoccupazione per la propria generazione.
Quando è stato chiesto di indicare la principale minaccia per la salute mentale propria o dei figli, sia gli adolescenti che i genitori hanno indicato i social media come il fattore più negativo. Il 44% dei genitori li ha considerati la minaccia numero uno, mentre il 22% degli adolescenti ha dato la stessa risposta. Anche il bullismo e le pressioni/aspettative esterne sono stati indicati come fattori molto presenti nelle loro menti.
«Vivono in un mondo finto fatto di social media, che li limita come esseri umani e li allontana dalla famiglia», ha detto una madre preoccupata parlando degli adolescenti di oggi. Un ragazzo, invece, ha raccontato che essere costantemente esposti alle opinioni degli altri sui social media rappresenta un grosso problema per la sua generazione, e che l’uso eccessivo dei social sembra essere la principale causa di depressione tra i suoi coetanei.
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