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Regolamento edilizio unico, è pronto il quadro delle definizioni standardizzate: un vocabolario comune per tutti
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Prosegue il lavoro per la definizione di un regolamento unico nazionale che metta fine alla giungla degli oltre 8000 documenti diversi. Intanto un passo importante è stato fatto con l'introduzione di un quadro delle definizioni standardizzate, una sorta di mini vocabolario per cui termini come veranda, tettoia o porticato avranno lo stesso significato in tutto il Paese.

E' stato necessario un "processo lungo e impegnativo" - secondo le parole del ministro Madia - per mettere d'accordo tutti sulle definizioni base dell'edilizia, ma ora l'Italia ha un glossario ufficiale che definisce voci sensibili come superficie, indice di edificabilità o altezza. E ancora, niente più ambiguità tra balcone (è aperto su almeno due lati e si sviluppa in senso orizzontale) e terrazza (realizzata a copertura di parti dell'edificio), tra pensilina (priva di sostegni verticali) e tettoia (poggia su una struttura aperta), tra loggia (non sporge a differenza del balcone) e portico (al pian terreno). 

In realtà la bozza del mini vocabolario era già pronta da febbraio, ma ora, attende di essere allegato allo schema tipo di regolamento. Uno schema tipo che doveva essere pronto già a novembre 2015 e che compare come uno dei pochi semafori rossi (6 su 66 verdi e 37 gialli) nell'ultimo monitoraggio sull'Agenda delle Semplificazioni.

"Stiamo completando lo schema tipo, unico, che auspichiamo si concluda rapidamente", ha detto il ministro in audizione bicamerale. Una rivoluzione vista la giungla di partenza: "ogni regolamento edilizio comunale detta definizioni diverse, perfino la nozione di superficie e il modo di calcolarla cambia da un comune all'altro", spiega.  

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