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Olimpiadi invernali 2026, il Coni tira dritto e candida Milano, Torino e Cortina. Ecco il masterplan da 380 milioni
GTRES

Nonostante la mossa a sorpresa del sindaco di Milano Beppe Sala, che ha annunciato ieri la rinuncia alla candidatura del capoluogo lombardo ad ospitare le Olimpiadi invernali 2026, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha confermato la candidatura di Milano, Torino e Cortina ad ospitare l'evento. Già pronto il masterplan all'esame del governo. Molte le perplessità relative ai costi degli impianti.

La lettera di Beppe Sala

"Caro Giovanni – aveva scritto ieri Sala al presidente del Coni Malagò -  con rammarico constato che nella scelta della candidatura per i Giochi del 2026 le ragioni della politica stanno prevalendo su quelle sportive e territoriali. Per spirito di servizio al Paese Milano conferma la sua disponibilità ove richiesto, solo come venue di gare o eventi, in quanto, stante le attuali condizioni, non ritiene praticabile una sua partecipazione alla governance del 2026. Qualora la nostra posizione non sia ritenuta accettabile – aggiunge Sala - accoglieremo di buon grado la decisione del Coni e, certamente, faremo il tifo per la candidatura italiana selezionata”.

Il masterplan del Coni

"Nulla è cambiato dopo le parole di Sala", ha affermato il presidente del Coni Malagò, aggiungendo che, avendo sentito il sindaco di Milano più volte nella giornata di ieri, la candidatura delle tre città ad ospitare le Olimpiadi invernali resta valida.

Secondo il masterplan (consultabile qui), del valore di circa 380 milioni di euro, al Veneto sarebbero assegnate le gare di bob, skeleton, slittino e sci alpino mentre la Val di Fiemme, in provincia di Trento, avrebbe salto e combinata nordica. Lo slalom speciale che andrebbe invece a Sestriere, mentre Torino ospiterebbe lo speed skating e l’hockey maschile.

Previste, inoltre, tre medal plaza tra cui il campo sportivo De Rigo Fiames di Cortina e altrettanti villaggi olimpici a Milano, Bormio e Socol. Tutte strutture già esistenti o da ammodernare, per un piano low cost. Che comunque ha incontrato le perplessità soprattutto del governatore del Piemonte Chiamparino, relativamente alla pista da bob che resterebbe la parte più costosa del progetto. Tra i progetti ex novo, anche il palazzetto dello sport di Milano, da realizzare a cura di soggetti privati e da lasciare in eredità alla città dopo il crollo di quello vecchio, nel 1985. 

Per gli atleti, previsti hotel a Torino e Val di Fiemme (Carano), villaggi media montani a Bormio e Cortina, mountain media centre a Sestriere, Bormio, Trento e aeroporto di Fiames.

 

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