Cos’è il computo metrico estimativo? Chi lo fa? In cosa è diverso dal computo metrico? A quale prezzario bisogna fare riferimento per la pratica di Superbonus 110%? E quanto costa? Ecco la guida 2023 con tutti i dettagli.
Cos’è il computo metrico estimativo
Il computo metrico estimativo è un documento tecnico redatto per definire il costo degli interventi di una costruzione o di una ristrutturazione edilizia.
Chi fa il computo metrico estimativo è il progettista, che, nella più semplice delle elaborazioni, si occupa di disporre in colonna:
- codice del prezzario;
- categoria di intervento – fornitura in opera (con descrizione dei lavori);
- unità di misura;
- quantità degli interventi;
- prezzo unitario degli interventi;
- prezzo complessivo di ogni intervento (ovvero prezzo unitario di ogni intervento x quantità);
- totale dei lavori (somma dei prezzi complessivi degli interventi).
Computo metrico estimativo e computo metrico: quali sono le differenze?
Spesso si tende a confonderli, ma computo metrico estimativo e computo metrico sono documenti con ruoli diversi. Dunque, quali sono le differenze tra computo metrico e computo metrico estimativo?
- Il computo metrico è il documento che riporta e quantifica i lavori da eseguire, senza l’indicazione dei prezzi;
- Il computo metrico estimativo si esegue a partire dal computo metrico. È il documento contenente sia le voci sia i prezzi di ciascuna opera edilizia, redatto per stimare il costo totale dei lavori da eseguire.
Prezzario del computo metrico estimativo: cos’è e quale usare
Il computo metrico estimativo si esegue sulla base di un prezzario. Il prezzario è il documento che attribuisce un valore economico massimo a tutte le voci riguardanti i materiali di lavorazione e la messa in opera degli interventi di restauro. Chi lo utilizza è il tecnico progettista, per definire, ad esempio, il costo totale di un intervento di ristrutturazione pubblica per cui è stata indetta una gara d’appalto.
L’ENEA ha chiarito che il tecnico addetto all’asseverazione può elaborare il computo metrico estimativo usando indistintamente:
- prezzari regionali (o prezzari provinciali nel caso delle province autonome di Trento e Bolzano);
- guida sui “Prezzi informativi dell’edilizia” della casa editrice “DEI”;
- Allegato I del DM MiSE 6 agosto 2020 (il c.d. “Decreto Requisiti”) oppure nuovi prezzi elaborati in maniera analitica nel caso in cui i prezzari non contenessero le voci con gli interventi.
Computo metrico estimativo Superbonus 110%: prezzario 2023
Dal 15 aprile 2022, per redigere il computo metrico estimativo Superbonus 110% per la cessione del credito o lo sconto in fattura si fa riferimento all’Allegato I del DM MiSE 6 agosto 2020.
Nel documento, il tecnico deve attestare la presenza dei requisiti tecnici e la congruità delle spese fatturate. I costi non riportati nell’Allegato I del DM MiSE 6 agosto 2020 possono essere dedotti dai prezzari delle regioni, delle province autonome, delle Camere di Commercio oppure dal prezzario “DEI”.
Computo metrico estimativo e appalti pubblici: è obbligatorio?
Stimare quantità e costi di esecuzione dei lavori non è sempre obbligatorio in ambito privato; al contrario, è obbligatorio produrre un computo metrico estimativo per partecipare agli appalti pubblici, da allegare a:
- capitolato generale (se richiesto dal bando);
- capitolato speciale;
- relazioni ed elaborati grafici progettuali;
- elenco dei prezzi unitari;
- piani di sicurezza;
- cronoprogramma;
- polizze di garanzia.
Computo metrico estimativo: costo della pratica
Il costo dei computi metrici estimativi è variabile; ogni professionista può definire il proprio compenso su base oraria oppure come percentuale calcolata sul prezzo dei lavori di ristrutturazione.
Il consiglio è quello di chiedere e comparare diversi preventivi, considerando come tariffa di partenza un compenso non inferiore al 2% e una somma non inferiore a 500 euro + IVA.
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