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Nuovi trend abitativi e boom immobiliare, perché Design Contract District scommette su Roma
Design Contract District

Design Contract District raddoppia e sbarca a Roma, con l’apertura di un private show-room rinominato nel centralissimo e iconico quartiere Prati. Dopo l’ormai consolidata e rivoluzionaria esperienza milanese, il nuovo lab-showroom offrirà nella Capitale gli stessi servizi innovativi e le soluzioni di interior design già noti agli sviluppatori immobiliari di Milano. Per saperne di più sui motivi che hanno spinto alla nuova apertura, le peculiarità del mercato capitolino e i trend futuri idealista/news ha intervistato in anteprima Lorenzo Pascucci, CEO del gruppo.

Il modello di business di Design Contract District

Design Contract District offre servizi agli sviluppatori immobiliari e Sgr ma, sostanzialmente, è anche un facilitatore per chi poi effettivamente andrà ad abitare le case di nuova costruzione. “Il nostro – come spiega anche il CEO Lorenzo Pascucci – è un modello BTB to consumer, visto che il nostro anello finale è l’acquirente”.

Nuovi trend abitativi e boom immobiliare, perché Design Contract District scommette su Roma
Design Contract District

Per comprendere il raggio d’azione, Pascucci aggiunge anche: “Ci configuriamo come un service provider di tutto quello che unicsce l’interior design al real estate residenziale, proponendo un’offerta innovativa, oltre all’appartamento e alle finiture, viene proposto anche un anche set up di arredi fissi di grandi marchi del made in Italy unitamente alla vendita dell’appartamento”.

Il valore aggiunto del servizio offerto da Design Contract District tocca diversi aspetti. Innanzitutto, riduce le tempistiche di consegna, in quanto la parte edile “comunica” con quella relativa all’arredo. Nel caso di cucina e bagno, ad esempio, i mobili sono integrati alle pareti (come nel caso delle cabine armadio, per esempio).

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Design Contract District

Mentre le parti di arredo da appoggio (divano, tavoli, sedie ecc.) vengono proposte come opportunità, ma il cliente può comunque scegliere di portare in casa i mobili che già possiede nel vecchio appartamento. Questo servizio accelera la compravendita e garantisce una customer experience con cui cliente può personalizzare il proprio immobile.

Il mercato immobiliare romano

“L’atterraggio capitolino del modello di business proposto con successo a Milano, con recente apertura di Livinwow, è nato dall’osservazione del mercato romano, che sta vivendo un boom, e dalla risposta che hanno avuto i primi progetti che abbiamo seguito da remoto su Roma”.

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Design Contract District

Come sottolineano da Desing Contract District, infatti, la Capitale ha fatto registrare un boom di compravendite nel 2021, +31,4% sull’anno precedente. Inoltre, secondo le ricerche del Centro Studi Progedil nel 2021 la città di Roma ha registrato 1,1 miliardi di investimenti nel settore Real Estate posizionandosi al quarto posto in Europa per entità di investimenti dopo Londra, Parigi e Madrid.

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Design Contract District

Nel dettaglio, come precisa Pascucci: “Dopo aver concluso alcuni progetti pilota fornendo servizi e prodotti a oltre 140 acquirenti (Porta dei Leonie Uptown Gardens in via Cassia, rispettivamente 100 appartamenti e 40 appartamenti) abbiamo pensato di entrare stanzialmente su Roma offrendo il nostro modello di business”.

I primi progetti sono stati realizzati da remoto, ma il riscontro positivo ha convinto i vertici del gruppo ad aprire uno showroom anche a Roma, in via Cola di Rienzo. Inoltre, come sottolinea Pascucci “il real estate romano è caratterizzato dalla presenza di diversi sviluppatori immobiliari, ma anche di Sgr e divisioni immobiliari di banche e gruppi assicurativi”.

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Design Contract District

Il CEO di Design Contract District ha anche aggiunto che il gruppo “è fiducioso che a Roma vi siano ottime prospettive di inserimento per innovare la proposta sulla scena dell’interior design capitolino secondo i nostri principi già consolidati a Milano, crediamo sia una sfida vincente. Milano, per sua natura, è una città proiettata all’internazionalità e rappresenta un terreno fertile per le novità, ma credo che anche il mercato romano sia ora maturo”.

I nuovi trend del settore

Lorenzo Pascucci ha individuato un’accelerata nel mercato milanese, che piano piano sta arrivando anche a Roma, per lo sviluppo del build to rent, ovvero edifici destinati all’affitto, pensati e costruiti in quest’ottica o riqualificazioni di interi edifici del centro storico rimessi a nuovo per essere affittati.

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Design Contract District

“Stiamo facendo diversi progetti a Milano con diverse Sgr, anche su Roma abbiamo già le prime sollecitazioni in tal senso, per riqualificare edifici nel cuore della città, ma anche più in periferia all’interno di sviluppi in cui ci sono sia lotti in vendita che alcuni mantenuti per essere affittati. Su questo prodotto innovativo per l’Italia e diffuso all’estero, l’elemento dell’interior design integrato all’interno del prezzo d’affitto è un valore aggiunto”.

Come ha tenuto a precisare Pascucci, gli ultimi trend stanno cambiando la percezione stessa degli spazi abitativi: “Non si parla più di trilocali o bilocali, ma di appartamenti con determinate dotazioni e caratteristiche, si cerca una zona disimpegno, una dispensa, quasi con un approccio alberghiero”.

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Design Contract District

Anche la pandemia ha contribuito in maniera decisiva a cambiare la percezione degli spazi abitativi e le priorità nella ricerca del comfort domestico, privilegiando gli sbocchi esterni. Come sottolinea Pascucci “l’appartamento non deve solo essere bello esteticamente con soluzioni curate nel dettaglio, ma per diventare funzionale bisogna creare spazio dove non c’è, visto che gli appartamenti in città sono sempre più piccoli, e per riuscirci dobbiamo affidarci alla retroprogettazione, che diventa l’elemento che garantisce vivibilità all’appartamento”.

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Design Contract District

Nei fatti, questa nuova cura degli spazi ibridi si traduce in “camere matrimoniali più profonde per zone di smart working integrate nelle armadiature – spiega Pascucci – per avere in casa una zona ufficio senza dover ricorrere a dei m2 in più, così come ci sono opzioni di letti/scrivania. Le stanza della casa cambiano funzione a seconda dell’orario e delle esigenze”.

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