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Il giappone pianifica la realizzazione di una "copia di sicurezza" di tokyo (nel caso in cui l'originale venga distrutta da una catastrofe)
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Se i file memorizzati su un computer o su un telefono mobile hanno (o dovrebbero avere) una copia di sicurezza, così da non perdere nulla in caso di "catastrofe digitale", perché non fare lo stesso con le città? l'idea può sembrare folle e realizzarla utopico, ma c'è un paese che ha deciso di metterla in pratica

Si tratta del giappone, che ha deciso di fare un "backup" di una delle città più popolose al mondo, tokyo. Le autorità giapponesi hanno in mente di creare dal nulla una copia esatta della metropoli che possa servire come "piano b" in caso di catastrofe

Tokyo dopo lo tsunami

Con il disastro registrato nella centrale nucleare di fukushima, molti residenti della capitale giapponese rimasti senza energia hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze del terremoto e del conseguente tsunami del 2011. Tutto mentre le autorità cercavano di gestire la crisi. Ed è stato proprio questo il drammatico episodio che ha fatto nascere l'idea di creare una copia di tokyo

La funzione principale di questa seconda capitale sarà quello di assicurare che l'attività governativa possa proseguire nel caso in cui dovesse verificarsi una nuova, devastante, catastrofe. La costruzione di questa "tokyo b" avverrà a circa 500 km dalla capitale e si estenderà per circa 5 km2. Il nome di questo universo parallelo sarà irtbbc (sigla che sta per "integrated resort tourism, business, and backup city"). Hajime ishii, membro del partito democratico giapponese, ha spiegato: "l'idea è quella di avere una copia di sicurezza per garantire il pieno svolgimento delle funzioni dell'apparato governativo"

Le dimesioni contenute non permetteranno di ospitare tutta la popolazione della città di tokyo, al massimo potrà accogliere 50mila residenti. Oltre a garantire il pieno svolgimento delle attività di governo, questa "copia di sicurezza" sarà anche una destinazione turistica

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