
Tornare nella propria città dopo aver girato il mondo e andare alla ricerca di una casa è un processo molto interessante. Per riuscire a ottenere le chiavi di un'abitazione bisogna conoscere le abitudini del luogo, imparare a leggere tra le righe e a muoversi in un mercato che non è mai uguale a quello di un altro Paese.
Un vero e proprio processo di apprendimento, che è ancora più radicale quando si tratta di città con mercati immobiliari in rapida crescita e con tradizioni molto particolari. Cauzioni, garanzie, trattative tendono a funzionare in modo simile nella maggior parte dei Paesi, ma al tempo stesso ci sono grandi differenze.
Seoul (Corea del Sud): affitto gratis, ma con un trucco

Misura: 1 Pyeong = 3,3 m2
Prezzo medio per un appartamento di 2 locali: 1.500 euro
Reddito medio familiare: 3.500 euro al mese (dati Kookmin Bank)
L’area metropolitana di Seoul è il luogo in cui vivono 25 milioni di persone, la metà di tutto il Paese, e il suo mercato immobiliare sta crescendo così velocemente che è difficile trovare appartamenti di più di 10 anni. Ogni edificio relativamente nuovo ha al primo piano o al seminterrato una propria agenzia immobiliare che gestisce la maggior parte delle case dello stabile e alcune limitrofe. A causa della forte domanda in alcune aree (soprattutto nei pressi di università o grandi uffici aziendali), i prezzi hanno continuato a crescere anche durante la crisi finanziaria globale.
In genere, gli edifici sono di proprietà di alcuni dei grandi colossi del Paese come Samsung, Hyundai e LG.
Il formato più comune nel centro di Seoul si chiama Officetel, fondamentalmente un monolocale arredato inferiore a 50 m2 situato in un condominio che include un supermercato, una tintoria, un ristorante e, a volte, anche l’ingresso alla metropolitana.
La negoziazione del prezzo finale è un compito necessario e arduo, perché a seconda dell’ammontare della cauzione l’affitto mensile può essere ridotto o addirittura raggiungere 0 euro. Ciò è dovuto a quello che è chiamato 전세 (Jeonsae), un sistema di finanziamento in cui l’inquilino si impegna a pagare tra il 50 e l’80% del prezzo di vendita dell’appartamento in una sola volta (per un Officetel il prezzo può essere di circa 180.000 euro) non pagando, in cambio, l’affitto mensile e ricevendo l’intero importo alla fine del contratto di locazione. Il sistema, diffuso in tutto il Paese, è diventato un popolare metodo di finanziamento per l’acquisto di una casa (di solito chi affitta è una persona sola), relativamente a basso rischio, anche se fuori dal sistema bancario e se il padrone di casa intasca gli interessi maturati.
Un altro trucco immobiliare imparato a Seoul è che il quarto piano è generalmente più economico, dal momento che tale numero è considerato sfortunato in Corea del Sud. Il numero 4, infatti, in coreano suona come “morto” e quindi non è molto apprezzato dai sudcoreani. Gli stranieri, invece, a cui interessa di più il prezzo che la fonetica, lo trovano molto interessante.
Tokyo: miniappartamenti con i prezzi in stallo

Misura: 1 Tatami (Jo) = 1,53 m2
Prezzo per due camere: 1.800 euro
Reddito medio = 5.800 euro al mese (dati Zuuonline)
Tokyo è una delle più grandi metropoli del mondo ed epicentro di una bolla economica così grande che il ricco Paese del sol levante non è ancora riuscito a recuperare nonostante si parli di un evento avvenuto circa 30 anni fa. La forte bolla che si è creata a Tokyo negli Anni ‘80 ha portato a un crollo mai visto prima dei prezzi delle case e l’affitto è diventato la scelta preferita, pur essendo una delle città più costose del pianeta.
Affittare una casa a Tokyo obbliga a riconsiderare il concetto di spazio, dimensione e vita familiare. Anche se è possibile affittare appartamenti simili a quelli che si possono trovare in tutte le città del mondo, il tradizionale appartamento giapponese si misura con il numero di tatami che può ospitare. Di norma, tra i 10 e i 15 tatami (15-23 m2) è considerata una dimensione accettabile per una sola persona. In alcuni di questi appartamenti è possibile che non ci siano né camera da letto né letto, se non un futon che ogni notte viene messo sul tatami. Gli appartamenti più tradizionali dispongono di porte di legno e carta per separare la cucina o il bagno. A volte il bagno non è molto più grande di quello che si può trovare su un aereo.
L’operazione di affitto di solito avviene tramite un agente immobiliare, che richiede il temuto “key money” o reikin (礼金), un deposito in “dono” al proprietario dell’appartamento che ha le sue origini nel terremoto di Kanto del 1923, episodio che ha devastato la città, ha ridotto l'offerta abitativa e moltiplicato la domanda di affitto. La somma può arrivare fino a tre mesi di affitto e può anche essere oggetto di lunghi negoziati.
Washington: la bolla inarrestabile

Misura: 1 piede quadrato = 0,09 metri quadrati
Prezzo per due camere: 2.500 euro
Reddito medio = 5.300 euro al mese (dati Census Bureau)
La capitale degli Stati Uniti è un altro mercato immobiliare in sorprendente trasformazione. Washington è passata dall’essere chiamata la capitale della droga e della morte fino agli Anni ‘90 all’essere un esempio di rivitalizzazione e prezzi immuni alla crisi.
La dipendenza dal governo, dai grandi contraenti pubblici e dalle organizzazioni internazionali ha creato un mercato del lavoro ad alto reddito e sofisticato. Washington è una delle città più giovani e aperte degli Stati Uniti, con una grande domanda di affitto e un problema: a causa di una legge che risale al 1910, l’altezza di un edificio non può superare i 40 metri o la larghezza di una strada, fatto che limita l’offerta.
Dato il gran numero di inquilini temporanei, senza famiglia e dal reddito elevato, si sono diffusi i cosiddetti “managment”: complessi di appartamenti in cui il proprietario della struttura è una sola società di gestione, che fornisce anche servizi come la palestra, le attività di pulizia, il portiere 24 ore. L’edificio viene gestito come se fosse un albergo e gli appartamenti non possono essere acquistati da privati.
L’operazione di affitto è abbastanza veloce e semplice. Si paga un mese di cauzione, a volte un costo di non più di 50 dollari all’agente immobiliare e una tassa per il passaggio che può arrivare fino a 500 dollari (418 euro). L’unico ostacolo a un’operazione rapida sta nel fatto che si deve passare attraverso un’analisi del credito, in cui viene esaminato il merito di credito dell’individuo.
Madrid: il sole si paga

Prezzo per due camere: 1.200 euro
Reddito medio = 3.300 euro al mese (dati Comune di Madrid)
La ricerca di una casa a Madrid ha le sue complicazioni e regole specifiche per chi fa ritorno in città. L’offerta di appartamenti ristrutturati è ampia, ma i prezzi per metro quadrato possono variare da 11 euro a 20 euro a seconda delle finiture, del quartiere, ma soprattutto dell'esposizione. Ricevere la grazia dei raggi del sole a Madrid è un lusso che viene aggiunto al prezzo finale.
Un’altra caratteristica di Madrid è che in molti casi è l’inquilino, non il proprietario, che paga le tasse e i servizi dell’agenzia immobiliare, anche se è il locatore che chiede il servizio. Questa tassa immobiliare, che di solito corrisponde a un mese di affitto completo, viene aggiunta alla cauzione e talvolta al pagamento di una parte delle spese comunitarie, un altro servizio fornito al proprietario dell’appartamento. Tuttavia, in generale, l’operazione di affitto a Madrid è aperta alle trattative e alla ricerca di un accordo più flessibile rispetto ad altre città come Washington o Tokyo.
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