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Venduto un castello storico in Francia, ma gli abitanti del Comune protestano
Alain Janssoone (CC BY-SA 1.0)

L’acquisto del castello di Pontchartrain, nei pressi di Versailles, sta generando parecchi malumori. Si tratta di un monumento storico che rischiava di andare in rovina, ma gli abitanti della zona stanno protestando per lo sviluppo immobiliare che trasformerà il comune rurale.

La sontuosa proprietà è stata comprata dal promotore immobiliare Histoire et Patrimonie (marchio per l'immobiliare di prestigio del gruppo Altarea Cogedim) nel 2019 per ricavarne ben 86 appartamenti. L’ambizioso progetto dovrebbe costare 35 milioni di euro. Dell’offerta complessiva, 41 appartamenti di vario taglio sono già in vendita con un prezzo che parte da 353.400 euro (e due immobili hanno già acquirenti).

L’area dove sorgeranno gli appartamenti si trova nel dipartimento degli Yvelines, nella regione parigina dell'Île-de-France, dove ci sono diversi castelli e addirittura due parchi naturali. Ma perché gli abitanti sono sull’orlo della rivolta? Il motivo è semplice e riguarda i possibili scenari di sviluppo immobiliare della zona e cosa potrebbero comportare.

Pontchartrain ha 3.500 abitanti all’incirca, che è anche il numero limite per essere considerato un comune ruale. Oltre questo tetto, infatti, le leggi sulla casa in Francia impongono progetti di urbanizzazione massiccia. Per questo gli abitanti del Comune temono di diventare una città dormitorio, perché non è previsto nessun progetto per lo sviluppo economico o di iniziativa pubblica accanto a quello immobiliare privato.

A denunciare i rischi del progetto residenziale è stata l'associazione locale per la salvaguardia dell'ambiente rurale e della biodiversità (Acserb). Entrando nel dettagli, gli oppositori del progetto di riconversione del castello denunciano che Jouars-Pontchartrain è un comune rurale e sarebbe opportuno che restasse tale, visto che andare oltre la soglia dei 10mila abitanti genererebbe nuovi problemi, anche di infrastrutture per il traffico.

L’Acserb chiede che il progetto sia rivisto e intanto ha già depositato in tribunale tre ricorsi contro la densificazione urbana incontrollata oltre ad aver inviato una lettera al Ministero per la Cultura francese proponendo iniziative alternative per evitare di privatizzare definitivamente il castello di Pontchartrain: un progetto turistico legato a Versailles, un luogo di stoccaggio per il Louvre, un mini-campus sul sito archeologico di Diodurum, con alloggi sociali destinati agli studenti. Lo Stato francese dovrà esprimersi entro tre mesi.

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