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Affitto in Olanda, un esempio che ha migliorato l'accesso alla casa e ridotto le occupazioni
i29 Architecs/Ewout Huibers

Le difficoltà di accesso alla casa portano spesso alle occupazioni. Un problema che affligge molti Paesi. In merito, il "think thank" Europa Ciudadana (EC) ha posto l'attenzione su quanto applicato in Olanda. Ma vediamo qual è la storia olandese.

La storia di successo olandese

Il "think tank" Europa Ciudadana (EC) fornisce un chiaro esempio delle misure applicate dall'Olanda per porre fine alla carenza di alloggi, soprattutto nel mercato degli affitti.

Nel 2010, il Parlamento ha approvato la cosiddetta Legge sull'occupazione e sui posti vacanti, che ha consentito lo sviluppo di un'ampia politica sulle occupazioni delle case. Sebbene, da un lato, non siano possibili azioni penali nel caso di un edificio o una proprietà che è rimasta disabitata o vuota per più di un anno, sono aumentate le sanzioni se si conferma l'aggravamento della violenza.

Va ricordato che l'Olanda è un Paese in cui l'occupazione era diventata parte del paesaggio urbano, come nel caso di Amsterdam e Rotterdam. Ma ciò a cui questa legge puntava era utilizzare tutti gli spazi possibili per convertirli in abitazioni, cambiare l'uso di determinati edifici, come uffici o aree commerciali vuote, e dedicarli al residenziale. Da evidenziare anche la trasformazione di aree industriali e portuali cadute in disuso per attribuire loro una nuova qualificazione urbana, un processo però lungo per le procedure amministrative, e l'uso temporaneo di immobili vuoti, che consente a molti proprietari di affittarli senza dover sostenere spese esorbitanti. La gestione di queste locazioni nelle aree sfitte è già articolata da oltre 100 operatori privati.

Secondo il rapporto, "implica una positiva interazione tra la pubblica amministrazione e il settore privato, rappresentando un interessante esempio di collaborazione pubblico-privato, che rappresenta un vantaggio per tutti i partecipanti, poiché aumenta il numero di case in affitto, contribuisce a offrire una soluzione per i proprietari con proprietà dismesse e offre alternative abitative dignitose a determinati substrati sociali".

Un'altra misura che è stata introdotta è la Legge sull'affitto temporaneo del 2016. Legalmente nei Paesi Bassi, i contratti di locazione dell'anno si intendono per una durata illimitata. Sono stati previsti contratti di locazione per brevi periodi solo per le vacanze e alcune eccezioni. Con questa norma viene regolato l'affitto temporaneo.

"E' un tipo di contratto di locazione pensato soprattutto per studenti o lavoratori che si sono trasferiti in un'altra città o in Olanda per motivi di lavoro o studio, inquilini che si trovano in una situazione di emergenza o coloro che hanno un contratto di locazione temporaneo di seconda o ultima opportunità", ha spiegato il presidente di Europa Ciudadana .

I contratti di locazione a breve termine sono consentiti per un determinato periodo di tempo, che può durare due anni. Se il proprietario non comunica all'inquilino la sua intenzione di recedere dal contratto al termine del periodo stipulato (con un mese di preavviso), il contratto si intenderà a tempo indeterminato. Questa normativa si applica anche agli affitti di camere, con una durata massima di cinque anni.

Ma anche l'inquilino ha il diritto di poter recedere in anticipo rispetto alla durata prevista dal contratto, cioè non ha l'obbligo di rispettare il periodo concordato. Secondo la legge olandese, se un secondo contratto viene firmato con lo stesso inquilino sarà da intendersi per un periodo indefinito indipendentemente dalla durata concordata.

Per gli esperti, "in Olanda si è consolidato un contesto favorevole alla locazione a breve termine, utilizzata anche da aziende e piattaforme private per promuovere azioni che scoraggiano l'occupazione senza titolo di alloggio, promuovendo affitti temporanei per immobili sfitti, destinati a gruppi specifici, e che costituiscono una vera pietra miliare nella prevenzione di queste azioni illegali".
 

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