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Crescono i prezzi delle case nel mondo ma, secondo le rilevazioni di Knight Frank, nel terzo trimestre 2022 i rialzi sono inferiori al 10 per cento, per la prima volta dal terzo trimestre 2021, a causa dei tassi di interesse in aumento che frenano la domanda residenziale globale. Rischio di bolle immobiliari scongiurato, quindi, almeno per le città italiane ed europee, che vedono aumenti contenuti del mattone. Ecco quanto rilevato nel Global Residential Cities Index e nel Global House Price Index di Knight Frank per il terzo trimestre 2022.

Prezzi delle case nelle principali città del mondo

I prezzi delle case in media nel mondo sono saliti di circa il 9 per cento, un tasso leggermente superiore alle medie nazionali (8,8 per cento), ma si riduce il gap tra le città più e meno performanti.

Sedici città riportano cali nei prezzi anno su anno, dai 12 dello scorso trimestre, con città in Nuova Zelanda, Cina e Australia tra esse. Wellington (-17%), Auckland (-11%) e Buenos Aires (-9,8%) hanno visto i maggiori cali nei prezzi delle case in città, mentre, escluse le città turche che da tempo ci hanno abituate ai maggiori rincari, Miami (28,6%) e Adelaide (21,3%) vedono i rincari maggiori.

Lisbona vede aumentare i prezzi di oltre l’11 per cento, Amsterdam e Berlino di oltre l’8 per cento, Madrid del  7 per cento. Tra le italiane abbiamo Milano con prezzi in aumento del 5 per cento e Torino del 3,3, mentre la Capitale si limita ad una crescita dell’1,8 per cento e Firenze dell’1,1. Anche Palermo e Genova si rialzano dai cali degli ultimi trimestri con prezzi in aumento sopra lo zero, mentre Venezia registra ancora cali nei prezzi oltre il 2 per cento.

Ecco la classifica completa dei prezzi delle case nelle principali città del mondo:

Global price
Knight Frank

Le nazioni in cui i prezzi residenziali crescono di più

Per quanto riguarda i mercati residenziali nazionali, la crescita dei prezzi è stata in media dell’8,8 per cento annuo, in calo rispetto al 10,9 per cento del primo trimestre 2022 che ha rappresentato il picco. 48 Paesi su 56 registrano ancora aumenti di prezzi residenziali, ma se si considera l’inflazione in realtà la media è un calo dello 0.3 per cento nei prezzi anno su anno.

A performare meglio sono ancora i Paesi dell’Europa centrale e del Nord, con Estonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Islanda, Slovacchia, Macedonia del Nord e Lituania che registrano aumenti oltre il 16 per cento nei prezzi residenziali. Canada e Australia scivolano invece di oltre venti posti in classifica.

Il Portogallo vede un aumento nominale dei prezzi al 15,6 per cento, che significa un poco oltre il 5 per cento se corretto per l’inflazione, mentre l’Italia addirittura vede una decrescita dei prezzi di oltre il 2 per cento se si corregge per l’inflazione il suo 5,2 per cento di aumento nei prezzi. Idem per la Spagna, con una crescita di poco meno del 5 per cento che diventa però un calo del 3,8 per cento nei prezzi corretti per l’inflazione.

Ecco la classifica completa dei Paesi in cui i prezzi residenziali crescono di più.

price index
Knight Frank

 

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