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L'agenzia di rating finanziario Fitch, in una recente analisi, ha previsto che il volume delle compravendite di nuove costruzioni in Cina dovrebbe diminuire quest'anno tra il 15 e il 20%, nonostante le misure annunciate a maggio dal governo cinese. Un trend molto più negativo rispetto alle precedenti previsioni di Fitch, che indicavano un calo del valore delle vendite tra il 5% e il 10%, che “riflette una maggiore pressione al ribasso” sui prezzi delle case.

Secondo il report, infatti, le vendite di case nuove potrebbero scendere a 8,3 miliardi di yuan (1,05 miliardi di euro) nel 2024, riflettendo un calo dal 10% al 15% nella superficie venduta e un calo del 5% nel prezzo medio delle vendite. Il valore delle nuove transazioni immobiliari delle 100 maggiori società immobiliari del Paese è diminuito di circa il 45% su base annua ad aprile, dopo un calo del 46% a marzo, come mostrano i dati della società di consulenza China Real Estate Information Corp.

Il 17 maggio la Cina ha annunciato nuove misure per rinvigorire il settore immobiliare, dopo che gli ultimi dati hanno mostrato che i prezzi delle case sono diminuiti di quasi il 10% dall’inizio dell’anno. Le autorità hanno ridotto gli acconti sui mutui e i tassi di interesse minimi per le prime e le seconde case e hanno esortato i governi locali ad acquistare terreni non edificati o proprietà invendute da promotori immobiliari.

Anche molte delle città più grandi del Paese, inclusa la capitale finanziaria Shanghai, hanno revocato le restrizioni sulle transazioni immobiliari, che sono diminuite del 24,3% nel 2022 e di un ulteriore 8,5% nel 2023, misurate in base alla superficie. Queste misure “potrebbero contribuire a stabilizzare le vendite, in una certa misura”, nelle maggiori città cinesi, ma in altre aree l’impatto “sarà probabilmente molto più limitato”, prevede Fitch.

Il numero significativo di case invendute in molte città cinesi “sta limitando la liquidità degli sviluppatori immobiliari” e sta anche “pesando sulla fiducia degli acquirenti”, ha sottolineato l'agenzia di rating finanziario.

Fitch ritiene che la domanda media di abitazioni in Cina quest'anno si aggirerà complessivamente attorno agli 800 milioni di metri quadrati, significativamente inferiore rispetto agli anni precedenti, suggerendo che la tendenza al consolidamento del settore potrebbe continuare.

La situazione finanziaria di molte società immobiliari cinesi è peggiorata dopo che Pechino ha limitato l’accesso ai finanziamenti bancari per gli sviluppatori che avevano accumulato un elevato livello di debito nel 2020. Una questione che preoccupa Pechino per le sue implicazioni sulla stabilità sociale, dato che l'edilizia abitativa è uno dei principali investimenti di risparmio delle famiglie cinesi.

All'inizio di aprile Fitch ha abbassato a negativo l'outlook per l'economia cinese, considerati i “rischi crescenti” per le finanze pubbliche dovuti al passaggio a un modello di crescita meno dipendente dal settore immobiliare.

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