Il governo spagnolo è contrario al divieto generalizzato per affitti turistici

La ministra spagnola dell'Edilizia e dell'Agenda Urbana, Isabel Rodríguez, ha negato di essere favorevole al divieto per gli affitti turistici in maniera generalizzata, sottolineando di essere aperta a un dibattito per quanto riguarda le località in cui le case vacanza esercitano pressione sul mercato degli affitti.

"Se la regolamentazione attuale è sufficiente, perfetto così", ha sottolineato la ministra dell'Edilizia durante un'intervista sul canale tv spagnolo Antena 3. "Quello che difendo è che la diversità della Spagna influisce anche sulla politica abitativa e se è necessario, come ha fatto il sindaco di Barcellona, ​​vietare questo tipo di alloggi in futuro, facciamolo", ha detto Rodríguez.

Tuttavia, ha riconosciuto che, in altre località della Spagna, questo tipo di alloggi presenta vantaggi anche dal punto di vista dell’insediamento della popolazione in zone più rurali e implica una crescita economica, motivo per cui non è favorevole a vietarli in tutte le zone allo stesso modo.

"È una questione complessa, è un problema che presenta delle differenze", ha indicato, chiedendo di non "guardare dall'altra parte" quando i problemi che gli appartamenti turistici causano all'economia sono "evidenti".

Alla domanda sul modo in cui verrà modificata la Legge sulla Proprietà Orizzontale (LPH) per dare ai proprietari la possibilità di consentire o meno appartamenti turistici nel loro condominio, Rodríguez ha indicato che la riforma sarà "limitata" e andrà più nella direzione secondo cui i condomini hanno la capacità di "autorizzare o porre il veto" su questi appartamenti, piuttosto che forzare l'esistenza di una maggioranza di vicini per approvare o rifiutare questo tipo di alloggio.

"C'è un grande consenso. Non si vuole che nel luogo in cui si ha la residenza abituale si svolga un'attività economica che generi rumore, sporcizia e, quindi, che incida sul nostro riposo, sul nostro benessere," ha sottolineato.