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Anche la demolizione di un edificio può essere sostenibile e i rifiuti ottenuti dalla stessa possono trasformarsi in risorse riutilizzabili. Ne è convinta EurActive, piattaforma di informazione e comunicazione sull'Unione Europea, che ha pubblicato un'infografica per spiegare, con pochi e sempilici step, come demolire senza inquinare l'ambiente

Secondo EurActive sono tre i punti fondamentali da cui partire: sperare che l'edificio sia progettato per essere riciclato, concepire i rifiuti come una risorsa, riuscire a creare un loro mercato. Prendendo in considerazioni sei principali materiali da costruzione (plastica, vetro, metallo, gesso, legno, calcestruzzo) per ognuno ha individuato quattro step.

Plastica - il primo passo consiste in separarla dagli altri materiali, in seguito i rifiuti verranno trasportati in impianti di smistamento e successivamente in impianti di recupero per essere utilizzati per realizzare nuovi prodotti o bruciati per produrre calore e elettricità.

Vetro - Si tratta di un procedimento analogo, che porta a diversi benefici tra cui meno materie prime, energia e CO2

Metallo - una volta recuperato, deve essere triturato, ordinato e pulito. In seguito deve fuso e raffinato per fare lingotti di metallo per i nuovi prodotti, in questo modo si risparmia il 60-95% di energia

Gesso - una volta rimosso, viene inviato al centro di recupero per essere riutilizzato per nuove lastre

Legno - Anche in questo caso il legno deve essere rimosso e inviato a un centro specializzato e riutilizzato. Potrà quindi essere impiegato come truciolato o bruciato come biomassa.

Calcestruzzo - Una volta rimosso e riciclato, verrà utilizzato al 100% per realizzare nuove edifici o strade. 

Pochi e semplici step per una demolizione "sostenibile"
Pochi e semplici step per una demolizione "sostenibile"

 

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