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Il premio nobel (1999) per l'economia robert mundell ha dichiarato, in un'intervista concessa a bloomberg tv, che "sarebbe molto difficile riuscire a salvare l'Italia". A causa dell'elevato deficit pubblico, che quest'anno arriverà al 117% del pil, il nostro paese, in caso di difficoltà, sarebbe esposto agli attacchi degli speculatori e diventerebbe un problema per tutta l'europa

L'economista crede che il debito italiano, di 1.800 miliardi di euro, ossia cinque volte quello della grecia, è un punto debole che impone all'Italia di non fare nessun passo falso

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4 Commenti:

18 Febbraio 2010, 15:06

Il mago "Mundell" insignito del premio nobel, ma se per questo l'hanno dato anche a Fo.. Quindi non è una garanzia, nella sua veste di economista non ne ha imbroccata una. Quindi basta spacciare tali notizie che allarmano i mercati, distruggono il lavoro di economisti di livello, creano incertezza e sfiducia. L'Italia non ha bisogno di questo, men che meno del pensiero di uno sfigato straniero

18 Febbraio 2010, 16:09

Quest'anno sicuramente vincerà il nobel delle fesserie

19 Febbraio 2010, 18:44

Il sig Mundell non ha tenuto conto nella sua analisi del grado di indebitamento dei privati e della propensione al risparmio della famiglia italiana; le più recenti teorie eonomiche cominciano a considderare l'insieme dei due fattori per ipotizzare scenari più credibili;
E sulla propensione al risparmio non ci batte - salvo errore - nessuno; quindi, credo si possa stare tranquilli........

19 Febbraio 2010, 23:13

Non sarà lui a poter prevedere il futuro, di certo, ma l'Italia non è messa molto bene, purtroppo, non lo è mai stata in confronto alla maggior parte dei paesi europei. Paese simile a quelli latino americani corrotti e malfunzionanti.
Chiunque "comandi" al governo non aiuta a migliorare la situazione disperata. Questo paese ha una malattia per la quale non sarà mai scoperto un vaccino efficace. I soldi pubblici, la maggior parte (e sono tantissimi visto quante tasse si pagano in qualsiasi settore e grazie al turismo peninsulare e l'industria settentrionale, vengono "mangiati" o mal investiti dai potenti (gira e gira sempre gli stessi), i giovani con capacità enormi fuggono all'estero per poter andare incontro ad un futuro perlomeno migliore di quello che puo' offrirgli il "belpaese" a livello di occupazione con stiipendio adeguato alle capacità, non soltanto alle conoscenze. E questo non esclusivamante in tempi di crisi, è sempre stato cosi'.non sono il solito italiano che si lamenta di qualsiasi cosa, sono uno che vede cosa capita intorno. Un vero peccato vedere questo paese ricco venir sfruttato per i propri interessi di terzi resi potenti da chi ora non puo cambiare il suo futuro chiedendo il loro aiuto. Il popolo vede, sa, soffre, ma non ha mai reagito per difendersi. Frattelli d'Italia, l'Italia s'è persa.....

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