Commenti: 3

Incrociando i dati del modello 730 (dichiarazioni dei redditi) con gli atti di compravendite, l'agenzia del territorio è riuscita a ricavare gli identikit di acquirenti e venditori tipo. Molto simili: guadagnano tra i 15.000 e i 30.000 euro, sono  lavoratori dipendenti e hanno tra i 31 e i 40 anni

Chi compra e chi vende le case in Italia?

Tre i parametri che chiariscono i profili: reddito, professione ed età

In relazione al reddito, le maggiori quote di acquisti (43% del numero di transazioni nazionali) provengono dalla classe con un reddito dai 15.000 ai 30.000 euro, il 31% dalla classe di reddito fino ai 15.000 euro; al terzo posto con il 19% delle case comprate (19%), la classe che denuncia un reddito da 30.000 a 70.000 euro, e il 5,9% deriva dalla fascia di reddito superiore a 70.000 euro. Dal lato delle vendite, il 37% dell'offerta proviene da soggetti con reddito fino a 15.000 euro, poco meno, il 36% soggetti che hanno un modello 730 dai 15.000 ai 30.000 euro, il 20% appartengono alla classe superiore da 30.000 a 70.000, e solo il 7% dell'offerta immobiliare viene dalle classi di reddito elevate

Per quanto riguarda il profilo professionale, l'acquirente tipo è un lavoratore dipendente (62,8% degli acquisti di case); al secondo posto, con molti punti percentuali di distanza troviamo i pensionati (10,9%); solo il 6,8% degli imprenditori compra casa, e percentuali ancora meno significative riguardano i lavoratori autonomi (6,3%), professionisti, 4,7%, e le altre categorie (8,5%). Come nel caso del reddito, anche dal punto di vista delle professioni, le categorie di compratori somigliano a quelle dei venditori: il 38% delle vendite, infatti, riguarda i lavoratori dipendenti, il 32% i pensionati, il 14% altre categorie e percentuali minori per imprenditori, professionisti e altri autonomi

Per quanto riguarda l'età pare che in Italia si inizi a comprare casa tra i 31 e i 40 anni, (34% di compravendite), meno tra i 41 a 50 con il 23%, e quasi mai si compra può avere una casa di proprietà tra i 26 e i 30 anni (13%)

Del resto l'età media dell'emancipazione in Italia è proprio 31 anni per gli uomini e 29 per le donne. Ma le percentuali più basse sono quelle provinienti dai giovani fino a 25 anni e dai soggetti con più di 60 anni. Dal lato dell'offerta la distribuzione mostra percentuali nulle o scarse per i giovani, infatti, solo il 4% delle vendite può imputarsi a soggetti con meno di 25 anni. Per le altre classi di età le percentuali oscillano tra 17% e 20 per cento.

L'ultimo dato e quello meno sorprendente viene fuori dall'incrocio fra il modello 730 e le dimensioni delle abitazioni. La relazione è direttamente proporzionale tra acquisti e reddito per la tipologia grande. All'aumentare del reddito la quota percentuale di acquisti di abitazioni di grandi dimensioni passa dal 12% al 24%. Per le abitazioni piccole si osservano, invece, percentuali in diminuzione. La tipologia media viene acquistata maggiormente da soggetti con redditi intermedi da 15.000 a 30.000 euro (53%). Andamenti simili, anche se meno marcati sono mostrati dall'analisi dei venditori per classi di reddito e per dimensioni delle abitazioni

Vedi i commenti (3) / Commento

3 Commenti:

19 Marzo 2010, 11:16

A 30 anni gli italiani escono di casa, perché i genitori gli comprano la casa

19 Marzo 2010, 11:31

Nonostante noi proprietari si sia scesi nel costo di vendita degli appartamenti, si fa molta fatica a piazzare un immobile.
Cosa penalizzante è se si vende non il nuovo..... purtroppo.

19 Marzo 2010, 11:31

Io ne ho 34 e sto cercando... ma i genitori non mi danno nulla.... moooooltoooo dura, rassegnatevi ad avere minimo 50000€ in tasca altrimenti rassegnatevi. E i prezzi non sembrano poi calati di molto...

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità