Come ha risposto il mercato immobiliare romano e precisamente quello del quartiere di tor di quinto, e più precisamente quello di via gradoli, alla vicenda che ha visto protagonista l'ex governatore della regione Lazio piero marrazzo? male. Il prezzo degli affitti è crollato almeno del 30% e la zona torna ad essere guardata con sospetto come al tempo del caso moro
Le agenzie immobiliari che hanno in consegna le case da affittare o vendere fanno di tutto per lasciare da parte l'argomento natalie, marrazzo, il video del ricatto girato proprio in una delle palazzine di via de-gradoli, come hanno iniziato a chiamarla da allora. Ma è difficile dissimulare centinaia di seminterrati occupati da trans, per la maggior parte brasiliane che vivono in condizioni molto precarie, accanto ai non piú agiati monolocali di bengalesi, romeni, peruviani, ammassati in cantine cieche, senza abitabilità a fare la fortuna di chi gliele ha affittate
Ma il punto è che la crisi immobiliare seguita all'ultimo scandalo della zona causa una speculazione selvaggia, che non fa che peggiorare lo stato già precario della zona. Secondo a.l.c.o, agenzia affiliata pirelli re, la devastazione del mercato è iniziata già 15 anni fa, quando cominciarono ad arrivare i primi immigrati. Ora certo la situazione è grave, i clienti, a quanto pare, appena sentono il nome della strada rinunciano, senza neanche prendersi il disturbo di vedere l'appartamento
Così se appena 800 metri più in là di via gradoli le case costano il 30-anche 40% euro in piú a metro quadro. Intanto il comitato della via chiede al comune di Roma di risolvere la questione, mentre c'è chi pensa semplicemente di restituire alla strada il nome che aveva fino al 1940, cioè "cassia 857", un toponimo coniato dal consorzio edilizio che l'aveva fondato
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