Commenti: 3
Cedolare secca: se non debutta il 1 gennaio, nel 2011 niente di nuovo per gli affitti

Sul piano casa in se l'anci (associazione nazionale comuni italiani) non avrebbe niente da dire, certo i soldi messi a disposizione dal governo per l'emergenza abitativa non sono molti (377,8 milioni di euro), ma i comuni riconoscono che si tratta comunque di una boccata d'ossigeno per l'edilizia sociale. La soluzione, però, secondo il vicepresidente dell'anci Roberto reggi, sta nel mettere sul mercato gli alloggi vuoti, ma per questo la via maestra è la Cedolare secca sugli affitti
 

La questione è stata affrontata dal vicepresidente che ha annunciato di voler riproporla alla prossima riunione del tavolo con il ministero delle infrastrutture per l'attuazione del piano casa
 

I comuni, secondo reggi, sono molto interessati alla definizione degli accordi di programma, ma non possono dimenticare l'enorme peso degli sfratti esecutivi nei centri urbani negli ultimi due anni, nè l'incremento degli affitti, o l'incidenza che questi hanno sul reddito delle famiglie italiane
 

La cedolare secca, ossia l'imposta unica al 20% sugli affitti è considerata da molti una misura anti-evasione, con la quale i proventi degli affitti vengono tassati separatamente rispetto al reddito principale del proprietario e sottoposti ad un prelievo fisso. Il che sarebbe anche un incentivo ai proprietari delle case attualmente disabitate e sbloccherebbe l'offerta

Vedi i commenti (3) / Commento

3 Commenti:

4 Giugno 2010, 13:24

Non solo i comuni gioverebbero della cedolare secca, questa è la soluzione a tanti di quei problemi, che ovviamente i politici non hanno nessun interesse a risolvere. Amareggiato

4 Giugno 2010, 15:49

Come al solito, con la scusa di "far emergere" invece che andare a scovare i soliti evasori, si avvantaggiano i ricchi:

Signor x - impiegato con una sola casa in affitto, rendita lorda 6.000 euro l'anno, e stipendio sui 24mila euro/anno adesso paga circa 1.400 euro di tasse

Signor y - ricco proprietario con 20 appartamenti in affitto, rendita 120.000 euro, paga il 43% ovvero circa 43mila euro.

Con la cedolare secca al 20% il sig.x pagherà 1.020 euro mentre y solo 20.400, ovvero meno della metà di prima.

Le aliquote tassano in maniera progressiva e proteggono i più deboli

Meditate gente

7 Giugno 2010, 12:20

Consigli per i sindaci in emergenza abitativa:
1 Ripristino equo canone e cedola secca solo per chi lo applica.
2 controlli incrociati LUCE gas acqua per verificare l'effettiva residenza e nel caso di false dichiarazioni sanzioni e adeguamento pagamento ICI come seconda casa
3 controllo nuclei familiari nelle case popolari e adeguamento del canone in base al reddito familiare.

per commentare devi effettuare il login con il tuo account

Pubblicità