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Con prosciutto, turbine ed occhiali. L'export italano ai massimi dal 2001

Prosciutto san Daniele, occhiali da sole, microelettronica e tecnologie infrastrutturali, ma anche antibiotici, vino, mozzarella, arredamento per la casa e pannelli solari: questi i cavalli di battaglia del made in italy in tutto il mondo. Ma a vincere è l'agroalimentare che ha segnato un 11% in più da gennaio ad aprile nell'export

In particolare il comparto del latte e caseario, che ha segnato un +19% e il vino con un +8,4%. Record di crescita anche per il prosciutto san Daniele, l'anno scorso all'estero se ne sono venduti 2,7 milioni con il marchio dop, il più alto numero in mezzo secolo di storia del consorzio

Leader la mozzarella che ha registrato il record di vendita con un 21%, asiago, caciocavallo, montasio e ragusano (+20%), grana padano e parmigiano reggiano, +12%, italico e taleggio +11%

Il vino anche è uno dei motori che hanno spinto il made in italy con un +8,4% dell'export nel primo quadrimestre. Mentre l'arredamento ha segnato un +1,3% nei primi tre mesi, l'occhialeria italiana è stata premiata per il suo design e l'export di questo settore è cresciuto dell'1,4%

I paesi affamati di hi-tech, invece, hanno permesso a quello italiano di ricavare 56 miliardi di euro, soprattutto acquistando infrastrutture di rete elettrica, dai cablaggi in fibra ottica alle turbine, passando per i generatori e i pannelli solari

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