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Lavoro, cosa cambia nel 2011

Il 2011 porta tante novità in tema di lavoro, non solo per le società, ma anche per i dipendenti: dalle tasse alle prove antistress: ecco cosa cambia

Con due anni di ritardo anche l'Italia nel 2011 fa diventare legge le norme per misurare e combattere lo stress da lavoro. Tutti gli uffici e le fabbriche, infatti, dovranno mettersi in regola entro l'estate, e c'è chi ha già cominciato a mobilitare psicologi e sociologi. Ogni anno in Italia gli stressati da lavoro sono 4 milioni

Dal punto di visto fiscale una delle innovazioni più grandi del 2011 sarà lo spesometro, cioè il termometro che misura la capacità di spesa dei contribuenti attaverso gli acquisti che fanno. Abbassato il tetto di spesa da 25.000 a 3.600 euro, iva compresa, sopra il quale scatta l'obbligo di comunicazione telematica al fisco delle operazioni rilevanti ai fini dell'iva. La stretta riguarda le imprese, i professionisti e i consumatori

Il fisco affila le armi: per combattere l'evasione e aumentare gli introiti, infatti, tutte le riduzioni previste come quelle di un quarto del minimo per gli accertamenti con adesione o l'acquiescenza, dal primo gennaio 2011 saliranno ad un terzo

Stretta in arrivo anche per chi vuole andare in pensione. Da gennaio ai dipendenti sono necessari 61 anni per uscire dal lavoro, a causa dello scatto del terzo scalino previsto dalla riforma 2007 e dalla contemporanea entrata in vigore delle nuove regole sulla finestra mobile

 

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