Il piano casa è un flop. Si discute molto su quali siano stati i punti critici, primo fra tutti la sovrapposizione di troppe autorità per ogni singola decisione. Insomma il fallimento del piano è dovuto anche ai soliti problemi burocratici. Ma non è solo questo: non è stato capito dagli italiani
A dirlo è il sondaggio effettuato da nomisma su 2000 nuclei familiari nel 2009 e venuto fuori in occasione della presentazione del rapporto sulla condizione abitativa nel 2010. Un terzo degli italiani, si legge sul documento, non ha capito se la propria abitazione rientra o no nella casistica dell'ampliamento delle volumetrie oppure no, e se il piano fosse applicabile
A capirlo sono stati per la maggiori parte gli addetti ai lavori, anche se le difficoltà stanno anche nella conversione del piano a livello regionale, che è arrivata tardi e con quantità di vincoli tale da rendere di ardua identificazione quali fossero gli interventi possibili
Così, già ad un anno di distanza dall'entrata in vigore del piano, i risultati in corso non erano incoraggianti. In totale erano solo l'11% le famiglie che lo riteneva applicabile, mentre il profilo di chi ha pensato di avvalersi del piano casa è quello di famiglie di quattro membri, con capo famiglia inferiore ai 44 anni, residente nel centro-sud, con elevato livello d'istruzione ma basso reddito
Del 50% di chi era interessato il 70% ha rinunciato perchè non ne sentiva un effettivo bisogno, mentre il 30%, circa 650mila famiglie, non ha risorse tali da poter applicare l'intervento richiesto
Ora il piano caso è appena stato prorogato quasi ovunque anche per il 2011, e secondo le previsioni dovrebbe portare il 2% dell'incremento al settore dell'edilizia. I dubbi sono dissipati? gli italiani capiranno la legge? vorranno e potranno usufruirne?
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