Apparentemente la delicata e irrompente situazione in egitto è lontana dall'Italia e dagli italiani quanto i chilometri che dividono i due paesi. Ma non è così. Perchè l'europa in crisi è in preda all'incertezza? e che c'entra la rivolta anti mubarak con la nostra bolletta?
Partendo dalla seconda domanda, la risposta è: molto più di quanto si pensi. Gli scontri in egitto e il conseguente caos nel quale è precipitato il paese, hanno già avuto effetti sulle quotazioni del petrrolio. Un barile di greggio ha superato i 100 dollari per il timore degli investitori di un impatto negativo sulla fornitura di petrolio causato dall'effetto domino su yemen e i paesi che controllano il canale di suez
L'egitto, infatti, non è un grande produttore di petrolio, ma ospita grandi vie di comunicazione per il passaggio del greggio. Messo a rischio questo, all'Italia, come a gran parte dell'europa e non resta che pagare cara la bolletta
Tutto questo ha anche avuto un impatto negativo sulle borse, specialmente quelle i cui paesi sono legati a doppio filo all'egitto come l'Italia, ad esempio, che è uno dei maggiori partner commerciali del paese arabo
Eni, telecom, edison e ferrovie dello stato direttamente coinvolte nel conflitto. In tutto le banche italiane sono esposte in egitto per 4,6 miliardi
1 Commenti:
Loro, i "grandi", fanno gli affari, gestiscono il potere e pure nei momenti critici ci guadagnano alla grande. Noi, poveri comuni mortali, dobbiamo sempre e solo patire!!
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