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Bonus ristrutturazioni, le novità sul 36% e il 55% per il 2012

Abbassare il prezzo della casa in molti casi è diventata l'arma migliore per riuscire a chiudere la vendita, ma dove porre il limite? gli esperti raccomandano di fissare un prezzo inferiore a quello degli altri immobili della zona, adattarsi ai finanziamenti che le banche sono disposte a concedere al compratore o proporre un prezzo in base a quelli di mercato

Dare un prezzo ad una casa è difficile in questo momento. Anche se gli esperti hanno chiaro il concetto. Se vuoi vendere rapidamente casa, la cosa migliore è entrare nel mercato con un prezzo che stia sotto la media del resto degli immobili che sono in vendita nella stessa zona. Sempre gli esperti ricordano che: il prezzo di un immobile lo segna ciò che l'acquirente è disposto a pagare e non il valore che il proprietario gli attribuisce

Il credito anche fa la sua parte nel successo dell'operazione. Una casa costa ciò che la banca finanzia, secondo gli esperti immobiliari. Anche se c'è qualche economista che suggerisce un metodo per calcolare un "valore ragionevole": accertarsi del prezzo che la casa avrebbe avuto nel 2000, quando tutto è più reale ed adeguato e sommare a questa cifra un 20% in più

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39 Commenti:

22 Luglio 2011, 9:07

In poche parole gli esperti vi dicono vuoi vendere? Bene cala le braghe. Cosa che da anni viene detta in questo forum. Cari venditori, adesso che anche gli esperti ve lo raccomandano calate queste braghe e vendete. Il -40% è sempre piu' vicino.

22 Luglio 2011, 10:55

Parole sante, ma valle a spiegare a chi deve vendere.
Per sboccare la situazione c'è un solo modo: reinserire l'equo canone e quintuplicare le tasse sulle case lasciate vuote.

22 Luglio 2011, 12:15

Ma io non capisco tutto questo accanimento....con la roba, sacrifici e fatica degli altri.
Bene il momento è quello che è: chiaro a tutti. Non ci sono soldi e quant'altro. Però se uno deve per forza (per vari motivi che non c'interessano) vendere la casa, è evidente che dovrà abbassare i prezzi, svenderla e quasi regalarla. (Specie se è una casa di basso/scarso valore - in tutti i sensi) è la dura legge della giungla economico-finanziaria e non c'è niente da fare. Però se deve "bruciare la casa" se è una persona normalmente capace, può benissimo farlo da solo, senza regalare soldi ad un terzo (bravo o non bravo) che facendo questo di mestiere (e poi non tutti sono professionisti) tende principalmente a guadagnare lui. Risparmiando questi soldi, si può ancora abbattere il costo dell'abitazione, a favore del compratore. Se invece non si è"affogati", o l'ai è bravo a vendere al meglio (però non dobbiamo stressarlo con la fretta o altre turbe mentali) oppure siamo nel caso precedente: tutti sono bravi ad abbattere e bruciare, specie con la roba degli altri.
Noto (con dispiacere) che .."la fame" fa compiere cose sbagliate da parte di molti professionisti ed assumere (spesso, ma non sempre) atteggiamenti molto poco professionali. Poi se il mercato si blocca e s'ingessa?e va bene: staremo tutti male: - i costruttori che vogliono straguadagnare, gli a.i. Che non vogliono rinunciare alle loro provvigioni e non si accontentano di "deboli" riconoscimenti (dato il momento ed il mercato sarebbe giusto e coerentemente proporzionato), di alcuni proprietari-venditori che rimangono stupidamente abbarbicati a vecchie ideologie e prezzi. Però trovo ingiusto che qualunque "parte" ne approfitti e che parli male e "strapazzi" l'altra. Vedrete che se veramente si blocca il mercato delle vendite ci saranno molti caduti sul campo, e non solo i proprietari/venditori che in alcuni casi potranno perdere anche la loro casa che magari non riescono più a pagare (ma alla fine sarà un male?) ma molti a.i. Dovranno inventarsi un'altro mestiere (se possono) oppure andare alla caritas, le banche avendo un drastico calo di mutui erogati avranno le loro belle ripercussioni (specie con le nuove stangate di ricapitalizzazione) e così pure tutta la filiera dell'indotto! e vedrete che si che non caleranno gli affitti, ed allora? sarà ancora più caos, se tutte le parti non "dialogheranno" con intelligenza. Non si possono "imbrigliare i soldi", si possono travolgere ed affogare i piccoli, e nemmeno troppi, ma i "grandi" faranno sempre il tiro alla fune e determineranno il mercato. (Ps. Dove sono tutte 'ste case di enti, banche ed assicurazioni che svendono e regalano - non ai politici o vip- il loro patrimonio immobiliare?)

22 Luglio 2011, 12:40

Che nostalgia per quei tempi successivi all'entrata dell'euro, quando gli agenti immobiliari facevano a gara per accaparrarsi un contratto di vendita promettendo cifre che crescevano di qualche decina di punti percentuali al mese, quando persone del tutto "disinteressate" dicevano agli italiani di essere contenti perché il valore dei propri mattoni cresceva sempre di più (senza pensare però che la maggior parte della gente, di quel passo, non avrebbe avuto i soldi neanche per comprare un sottoscala ai figli) etc etc, il tutto senza pensare che questa era una manovra speculativa mirata a portare soldi nelle tasche di pochi. Ed ora?
Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto.... chi ha dato, ha dato, ha dato.... scurdámmoce 'o ppassato

22 Luglio 2011, 14:27

Il discorso "svendere" va bene per commercianti in odor di fallimento
O per gli immobili in zone invivibili dove in pochi vivrebbero
Ma non per i venditori normali che mettono sul mercato immobili validi

22 Luglio 2011, 14:44

Solito articolo scritto dall'agente immobiliare di turno...ecc..ec...
Andate a cercarvi un altro lavoro invece di continuare a supplicarci
Di abbassare i prezzi (svendere)

23 Luglio 2011, 16:37

In reply to by valentina (not verified)

Non sono un agente immobiliare, sono un "potenziale" compratore che tiene sotto controllo il mercato immobiliare della zona colombo-ardeatino a Roma... mi ha colpitomolto il fatto che tu parli di "svendere" riferendoti al mercato immobiliare...mi spiego meglio, dal 2000 ad oggi i prezzi nella zona che sto controllando sono passati da un 600 milioni per 120/130 mq a 550/680 mila euro, sono calati un po' ma comunque non trovi un appartamento del taglio indicato a meno di 510 mila euro e quasi sicuramente è da ristrutturare...

Ormai chiamo solo per chiedere da quanto tenmpo è in vendita l'appartamento, cercando così di capire se il venditore è ancora nella fase iniziale della sua "folle" ricerca dell'affare oppure se ormai essendo sul mercato da più di qualche mese se non da più di un anno si è convertito a minori pretese...

L'appartamento, al di là di quello che vi è stato inculcato fin da piccoli, non è altro che un bene, e come tale sta sul mercato seguendo le leggi della domanda e dell'offerta... ed il mercato in questo caso è spietato:
- La domanda è in forte calo da almeno re anni (basta guardare le compravendite...)
- Le banche sono sempre più restie a concedere mutui e quando lo fanno sono molto rigorose nell'applicare la regola di max un terzo delle entrate familiari (quindi una famiglia che possa contare su 1500 euro di entrate mensili, ad es., o potrà mai aspirare ad unmutuo di più di 500 euro mensili)
Con queste premesse i prezzi delle case non possono che continuare acalare, come già hanno fatto parzialmente, e finoa quando l'offerta non inconrerà la domanda l'appartamento non varrà nulla...

Un bene che sta sul mercato vale quanto il compratore è disposto ad offrire non quanto il venditore pretende, è brutale ma è così...

Un abbraccio sincero
Defra

23 Luglio 2011, 23:35

In reply to by defra (not verified)

Se siete convinti di trovare e acquistare appartamenti al prezzo
Che dite voi ....buon per voi
Nel mio caso vendo solo al prezzo che dico io e se non lo realizzo
Lo tengo lì vuoto

Tanti venditori poi, dovendo vendere per ricomprare, non
Possono certo abbassare le proprie richieste nell'incertezza
Che avvenga altrettanto a ciò che poi dovranno acquistare

Sono anni che sento parlare del calo dei prezzi senza però vederne
Esempi reali se non in caso di abitazioni problematiche e periferiche

24 Luglio 2011, 15:34

In reply to by tasso (not verified)

Sono anni che sento parlare del calo dei prezzi senza però vederne esempi reali se non in caso di abitazioni problematiche e periferiche questo lo credi tu, a Roma ce ne sono una marea ed in quartieri rinomati, in vendita da oltre 2 anni e con prezzi calati di oltre il 20%, chi può permettersi di tenere un appartamento sfitto lo fa, chi non può e deve vendere deve abbassare il prezzo, lo stesso vale per chi compra. Questa storia delle zone problematiche e periferiche viene sempre tirata in ballo per dire che il proprio appartamento in vendita è tutto ok (io una volta ho telefonato ad una tizia che diceva che il suo appartamento era tutto a posto dal suo punto di vista, molto personale direi, visto che l'intero impianto elettrico non era a norma, né dotato di messa a terra, né di interruttore differenziale, mentre secondo lei quello era un problema soggettivo... le ho riso in faccia). Caro mio, se un appartamento è in vendita da più di un anno e non si vende c'è solo un motivo: nessuno è disposto a darti quello che chiedi, poi la scelta sta a te se tenertelo o venderlo ad un prezzo più basso. Lquesta è la realtà e le chiacchiere stanno a zero!

28 Luglio 2011, 10:42

In reply to by tasso (not verified)

Car tasso, non sono convinto mi limito ad analizzare i dati

Basta cercare su internet grafico a nido d'ape e vedrai che i cicli immobiliari in Italia ci sono sempre stati ed un ciclo è, per definizione, un anadamento el mercato che raggiunge un suo apice positivo per poi iniziare a calare, più o meno letamente, stabilizzandosi ad un vertice basso dal quale poi ricomincerà a salire.
Punto e basta, è il mercato, il fatto che sia legato all'immobiliare può influenzare solo in bassapercentuale i dati (ossia potrei trovare l'appartamento dei miei sogni per il quale potrei anche essere disposto a spendere più di quanto il mercato indichi, ma sono casi rari ormai...)

Tutto qui
Un abbraccio
Defra

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